Roma – Si è svolto ieri a Roma presso la prestigiosa sede della Galleria Sallustiana un interessante convegno sul tema: “Trump, l’anno dopo – Analisi di una rivoluzione annunciata”. L’evento è stato moderato dal giornalista Daniele Imperiale, consigliere Odg Abruzzo, ed hanno partecipato autorevoli relatori: Leo Zagami, presidente dell’Associazione Ordo Illuminatorum Universalis e co-founder di Italians4Trump, il Prof. Antonio Maria Rinaldi economista internazionale, il dr. Pasquale Antonio Di Todaro, già responsabile sede Romana del Corriere della Sera, il giornalista Marcello Bussi di Milano Finanza, il Conte Alfredo Esposito esperto di relazioni internazionali e Daniele Monteleone. E’ stata tracciata una analisi approfondita dell’evento che è stato celebrato in tutto il mondo ossia un primo bilancio dell’attività Trump come Presidente degli Stati Uniti. Ma quella di ieri è stata anche una occasione anche per presentare ulteriormente le finalità del movimento Italians4Trump, ed il sostegno crescente dei gruppi italiani in favore del Presidente americano. Il convegno ha fornito uno spaccato interessante a 360° con analisi economico finanziarie ed approfondimento su aspetti politici e sociali dell’era Trump su diversi fronti.
Leo Zagami, è stato un fiume in piena con la sua proverbiale e pungente apertura fuori dalle righe ad amplissimo raggio ha spaziato su temi di politica internazionale, con riferimenti a fatti italiani, ponendo l’attenzione sul periodo elettorale che l’Italia sta vivendo. Il Prof. Antonio Maria Rinaldi, quale economista internazionale ha toccato diversi passaggi importanti che legano la politica economica americana con la situazione italiana, nel contesto generale ha suscitato una profonda riflessione la sua battuta: “riprendiamoci le chiavi di casa”, quasi a voler esortare gli italiani a rendersi conto di una sudditanza politica che non consentirà mai di esprimere al meglio le potenzialità. Rinaldi ha chiaramente fatto intendere che, anche volendo sarebbe impossibile adottare in Italia il sistema americano, proprio a causa di una staticità perdurante che non consente grandi vie d’uscita. L’analisi di Rinaldi oltre al piano generale ha anche spaziato dati alla mano, sugli effetti della gestione Trump durante questo primo anno. Il settore di analisi economico-finanziario è stato poi affrontato anche dal giornalista Marcello Bussi di Milano Finanza, che senza mezzi termini ha fornito un quadro d’insieme realista rispetto al periodo Trumpista preso in esame, ossia il primo anno di governo. Il conte Alfredo Esposito, co-founder di Italians4Trump, ha ripercorso la cronistoria del movimento trumpista italiano, le motivazioni per cui si è costituito e le finalità che si stanno perseguendo in linea con l’azione del Presidente Americano. Esposito ha toccato anche importanti aspetti relativi alla correlazione della politica americana con i fatti italiani. Antonio Paquale di Todaro, già responsabile della sede romana del Corriere della Sera ha invece posto subito l’attenzione rispetto all’azione dei media che viene assunta in relazione all’era Trump, sui cui ha espresso un giudizio fortemente positivo ed equilibrato. Daniele Monteleone, ha invece illustrato nei dettagli alcuni passaggi tecnici relativi al bitcoin ed in generale per le cripto-valute tanto per restare in tema con una evoluzione tecnologica tutta americana che si sta affermando sempre di più in Italia. Al convegno ha partecipato anche AmerItalia, un nuovo movimento che ha presentato anche il simbolo per correre alle elezioni politiche del prossimo marzo e che ipotizza (seppur con tutte le cautele del caso) una possibile annessione dell’Italia all’America. Apprezzamenti sono stati espressi dal pubblico presente che è stato particolarmente coinvolto nella dialettica partecipando attivamente al dibattito e all’approfondimento su una tematica di grande interesse internazionale.
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