Roma – E’ una ‘Crescita moderata’ quella dell’economia italiana ed è sostenuta dal manifatturiero e dai primi segnali di ripresa delle costruzioni. Lo sostiene l’Istat, che rileva anche un recupero della redditività delle imprese e un aumento dell’occupazione. Ma calano invece i consumi e il clima di fiducia delle famiglie e delle imprese.
L’Istat, nella sua nota mensile di giugno sull’andamento della nostra economia evidenzia segnali sia positivi che negativi, quindi oltre ad “un’ulteriore decelerazione” economica, ci sono notizie positive per le casse pubbliche, con le entrate fiscali in aumento del 2,7% nei primi cinque mesi dell’anno. C’è anche un’impennata del gettito Iva, che sfiora il 9%.
Bilancio con il segno più per le entrate tributarie, che crescono del 5%, neutralizzando gli effetti di bollo e canone televisivo (le cui modalità di pagamento sono cambiate).
L’Istat pubblica anche i dati relativi alla disoccupazione nel corso del mese di maggio, evidenziando un calo all’11,5% rispetto all’11,6% di aprile. Sempre a maggio, il tasso di occupazione risulta invece pari al 57,1%, in aumento di 0,1 punti percentuali sul mese precedente.
Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a maggio risulta stabile al 36,9%, rispetto al mese precedente. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) risulta stabile al 36,9%.
Nel trimestre marzo-maggio l’aumento degli occupati (+0,4%, pari a +101 mila) è associato ad un calo dei disoccupati (-1,1%, pari a -32 mila) e degli inattivi (-0,9%, pari a -121 mila).
Su base annua si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati (+1,3%, pari a +299 mila). La crescita tendenziale è interamente attribuibile ai dipendenti, sia permanenti (+1,7%, pari a +248 mila) sia a termine (+3,5%, pari a +81 mila), mentre sono in calo gli indipendenti. Nello stesso periodo calano i disoccupati (-5,6%, pari a -175 mila) e gli inattivi (-2,2%, pari a -305 mila).