Sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza e dall’Ufficio antifrode della Dogana nel porto di Gioia Tauro, circa 24 milioni di pastiglie della “droga del combattente”. Tale sostanza oppiacea sintetica, sembra provenisse dall’India ed era diretta in Libia. Il commercio del tramandolo, la sostanza di cui sono composte le compresse sequestrate, sarebbe gestito direttamente dall’Isis per finanziare attività terroristiche. L’operazione è stata coordinata dalla Sezione antiterrorismo distrettuale antimafiadel capoluogo calabro a conclusione di indagini svolte dalla Guardia di finanza del Comando provinciale reggino in collaborazione con l’Ufficio Antifrode della Dogana di Gioia Tauro. L’idea investigativa è partita dal II Gruppo della Guardia di finanza di Genova che in primavera aveva proceduto ad un analogo sequestro nel porto del capoluogo ligure.