Tagliacozzo (L’Aquila) – Quanto accaduto nella notte scorsa a Tagliacozzo, una bellissima cittadina situata in provincia dell’Aquila, a pochi chilometri da Avezzano, ha suscitato una forte impressione in tutta la regione, ma la notizia ora ha assunto anche proporzioni nazionali. Un attentato alla democrazia, una pagina nera di cui sia la gente comune, la politica e le istituzioni stanno risentendo. Un forte boato nella notte tra giovedì e venerdi ha svegliato molte persone, e la notizia ha fatto il giro del web in pochi istanti. Le tre auto di famiglia parcheggiate in sequenza ordinata e di proprietà del Sindaco di Tagliacozzo Maurizio di Marco Testa, sono state date alle fiamme. Un episodio di una gravità assoluta che ha avuto l’effetto dell’unione, piuttosto che quello della divisione, sugli animi delle persone. Il sindaco della citta’, a seguito di una notte di stupori e di domande incresciose sull’accaduto, decide, oggi, a nemmeno 24 ore di distanza dal fatto di cronaca, di non nascondere la testa e nemmeno la voce o lo sguardo, di fronte all’evento, ma, anzi, di andare avanti, a testa alta, “per la sua citta’”, come afferma egli stesso. “Io non ho paura – dice – Questo fatto violento di una illiceita’ brutale, vorrebbe allontanare da me, i miei compaesani, ma, invece, alla pari di una sorta di legge del contrappasso, li riavvicina tutti. Alla mia citta’, io voglio dire solo queste esatte parole, ossia che nella storia recente di Tagliacozzo, non si e’ mai verificato un atto di violenza cosi’ acceso e forte. Un fatto di cronaca, questo, che entra, come una pioggia di vetri taglienti, nell’intimita’ stessa del mio focolare domestico. Si tratta di un qualcosa che va oltre una semplice discussione fra mere fazioni politiche o un altrettanto innocuo muso storto o lungo nei confronti, magari, di una decisione amministrativa intrapresa dal sindaco stesso. In questo caso, si tratta di un gesto intimidatorio ben preciso, che reca danno non solo alla figura del primo cittadino, ma anche all’immagine stessa della citta’, ossia il mio suolo amministrato. Ai cittadini, quindi, io dico: non pieghero’ mai la testa, sia ad onore del ‘vestito’ istituzionale che indosso, sia per rispetto estremo nei confronti dei miei concittadini e della mia famiglia, amaramente scioccata da questa folle notte insonne. Sono state innumerevoli – continua Di Marco Testa – tra ieri notte e stamani, le manifestazioni di solidarieta’ e di affetto nei confronti sia miei che della mia famiglia. Io non ho avuto modo di ringraziare tutti uno alla volta, ma, questo abbraccio caldo e caloroso che ho ricevuto, mi sta dando la giusta forza e l’esatta adrenalina per non abbandonare i miei progetti, la mia tranquillita’ interiore e la mia serenita’ come uomo, in primis, e come sindaco di una splendida citta’, in secundis. Una citta’, inoltre, che si e’ confermata essere molto sensibile nel vero senso della parola, piu’ di ogni altra previsione”. Molta incredulita’, inoltre, fra i vicini di casa del sindaco, occorsi a portare immediatamente supporto ed ascolto al loro concittadino. “Mi martella la testa – continua il primo cittadino – una domanda sola, da ieri notte: perche’? Perche’ e’ accaduto tutto questo? Perche’ questo gesto? Perche’ la mia famiglia? Finche’ non riusciro’ a dare una risposta certa a questo punto interrogativo, non mi daro’ pace. Io voglio la verita’, sopra ogni cosa, che e’ cio’, in fondo, che tutti i cittadini onesti cercano ed inseguono. Alla mia popolazione, posso solo dire che non mi lascio intimorire e che la paura mai mi congelera’ gli arti e le meningi. Continuero’ a lavorare da sindaco per la mia citta’”, anhe perche’ “l’unico interesse che la comunita’ di Tagliacozzo ha adesso, e’ quello della verita”. Il tam tam della solidarietà è iniziato gia’ da Tagliacozzo stessa, e sono stati proprio i consiglieri comunali di minoranza ad esporsi in maniera chiara lanciando messaggi di unione come nel caso dei consiglieri Alfonso Gargano ed il giovane Vincenzo Montelisciani di Sel. Ma non sono mancate note ufficiali da parte della Regione e dell’intero mondo politico che si stringe intorno alla figura di Maurizio di Marco Testa. Gli inquirenti hanno comunque avviato serrate indagini, per ricostruire l’accaduto nei dettagli, individuarne le cause e tentare di individuare i responsabili.