GENOVA-Dopo aver passato la notte nello stabilimento i lavoratori della Ilva di Genova Cornigliano che da ieri occupano il sito produttivo hanno effettuato una breve assemblea durante la quale e’ stata decisa una ulteriore manifestazione. Subito si è formato un corteo che si e’ messo in marcia verso Sampierdarena, mandando in tilt Il traffico; il corteo ha raggiunto l’elicoidale di San Benigno bloccando la strada Sopraelevata. “Senza lavoro qui c’è agitazione, l’accordo di programma non ci tocca” cantano i circa 400 operai che per il secondo giorno sono scesi in piazza con 4 mezzi per chiedere garanzie sul loro futuro. Con gli operai in piazza anche un gruppo di studenti, mentre dalla sede di Music for Peace che si trova proprio sotto l’elicoidale l’amplificatore suona Bella Ciao. Migliaia di auto sono ferme sulle principali direttrici genovesi a causa del blocco che potrebbe interessare a breve anche il casello autostradale di Genova Ovest.
A poche centinaia di metri dal corteo si sta svolgendo un convegno sulla “carta universale dei diritti dei lavoratori” dal quale il segretario generale della CGIL Susanna Camusso afferma: “Per la situazione dell’Ilva di Genova non servono osservatori ma decisioni politiche”.
La Fiom, assieme alla Failms, chiede la presenza di un membro del governo all’incontro che si terrà al Ministero dello Sviluppo Economico il 4 febbraio. “Giustamente viene chiesto un incontro con il ministro Guidi o con il governo – spiega Camusso – perché c’è un nodo da sciogliere che si chiama Accordo di Programma sottoscritto dall’esecutivo. La presenza di un funzionario c’è già stata e non ha potuto dare risposte”.
Sulla presa di distanze di Fim e Uilm dalla manifestazione e dalla occupazione della fabbrica, Camusso ha detto: “bisogna sempre lavorare per l’unità ma prima di tutto vengono la situazione occupazionale e le prospettive dello stabilimento”.
Infine un appello ai cittadini alla solidarietà.