Spesso il mondo della moda ci propone canoni di bellezza irraggiungibili, perfetti in tutte le sue forme, il cui risultato, di riflesso, si diffonde su tutta la società escludendo l’handicap fisico di alcuni individui, potenziale attenzione per una fetta di pubblico ghettizzato in un aspetto di pietismo estremo.
Madeline Stuart è una ragazza 19enne australiana affetta da sindrome di Down, ha realizzato un sogno che sembrava irrealizzabile, posare per un servizio fotografico come indossatrice, alla pari di tante altre modelle dei magazine patinati, sfatando il tabù legato alla sua disabilità fisica.
La ragazza è stata scritturata da due marchi noti della moda di tendenza, scatenando la curiosità dei siti che si occupano di reclutare modelle e modelli professionisti per le griffe d’alta moda, incoraggiando la sua ambizione di sfilare sulle passerelle come una vera mannequin.
Per l’occasione, Madeline si è sottoposta a una intensa attività fisica e a una dieta ferrea per perdere 20 chili, con l’obiettivo di emulare le sue future colleghe disinvolte davanti al grande pubblico.
In passato altre case di moda hanno ingaggiato, come testimonial, delle indossatrici con difetti fisici, la cui immagine tradizionale era esaltata dalla diversità di un corpo dai canoni per nulla tradizionale, riscuotendo ugualmente un notevole successo inaspettato. Forse, è un mercato nuovo tutto ancora da esplorare, nascosto dietro a false ipocrisie e stupidi pregiudizi, solo per addolcire il mondo ovattato della moda quasi sempre standardizzato.
La neo modella, Madeline Stuart, con la sua nuova attività darà visibilità a tante altre ragazze che, come lei, soffrono in silenzio il diritto di esistere.