New York – “Accoglienza e integrazione rappresentano la spina dorsale di qualunque società che voglia definirsi autenticamente democratica, libera e forte: è una lezione che gli Stati Uniti impartiscono ancora oggi e di cui l’Unione Europea puo far tesoro per rispondere all’odierna emergenza migratoria”. Con queste parole il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha esordito nel confronto con la comunità italo-americana nel museo Guggenheim presso New York, sollecitando l’attuazione di “politiche coerenti e all’altezza dei valori di cui le nostre società sono – e si sentono a buon diritto- rappresentate”. Il capo dello Stato, che oggi si recherà ad Ellis Island, “dove sono arrivati oltre quattro milioni di nostri concittadini, carichi di speranze e difficolta’, ma anche di fiducia nei confronti della terra che li avrebbe accolti”, ha ricordato come la Grande Mela abbia rappresentato “a lungo un porto di approdo per i connazionali alla ricerca di migliori condizioni di vita rispetto a quelle offerte dal nostro Paese alla fine dell’800 o all’indomani delle due guerre mondiali”. Tre milioni di italo-americani vivono oggi nei territori dello Stato di New York, New Jersey e Connecticut. “Sono, orgogliosamente, americani e italiani e nel passato e nel presente di questi Paesi hanno le loro radici. Al futuro di queste due nazioni, queste donne e questi uomini – ha affermato Mattarella – guardano con forti aspettative, consapevoli della loro grandezza e ricchezza”. (AGI)
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