Affittopoli è uno degli ennesimi scandali che si aggiungono ad una vasta schiera riscontrati nella Capitale dopo che si scoperchiano le vecchie pentole. Siamo di fronte all’ennesimo casa di gestione familistica del bene comune. Secondo le informazioni rese note direttamente dal Commissario a Roma Capitale, il prefetto Tronca, per anni ed anni, nel pieno centro storico di Roma sono state affittate case il cui canone mensile supera di poco i dieci, i venti euro.
Una vicenda dai contorni persino farseschi che sembra sarà adesso affrontata dai vertici commissariati della Capitale con il pugno di ferro, almeno nei 547 casi emersi da un’indagine condotta dalla segreteria tecnica solamente nel Primo municipio, quello del centro storico. L’impegno è comunque quello di condurre una verifica in tutta la città e su tutti i beni abitativi di proprietà comunale.
Il comunicato del Commissario rende conto del fatto che i “canoni contrattualizzati risultano ampiamente inferiori ai valori minimi di mercato”, fornendo anche degli esempi estremamente esplicativi: un alloggio a Borgo Pio è affittato a 10,29 euro al mese; un altro in corso Vittorio Emanuele a poco più del doppio con 24,41 euro al mese.
Poi è la volta di un’abitazione con vista sui Fori Imperiali per 23,36 euro al mese e di appartamento in via del Colosseo all’astronomico costo di 25,64 euro mensili.
Adesso l’inchiesta continua e l’Amministrazione capitolina esaminerà anche le responsabilità di quei funzionari che hanno concesso l’affitto dei beni comunali a condizioni assolutamente fuori mercato e nel corso degli anni si son ben guardati da rivedere ed aggiornare i canoni di locazione.