Non è facile spiegare il libero arbitrio. Diciamo che è come stare seduti in treno avendo la scelta di godersi il viaggio oppure soffrire. Possiamo viaggiare dimenticando la nostra destinazione o invece occuparci delle persone sedute nel nostro scompartimento, litigare un po’ con tutti e lamentarci delle condizioni del treno. Sarà un viaggio orribile così, che ci renderà stanchi e insicuri, incapaci di capire cosa stia accadendo. Oppure possiamo smettere di creare problemi e goderci il viaggio, scegliendo di starcene seduti tranquilli ad ammirare il panorama. Allora ci accorgeremo che stiamo attraversando un bellissimo paesaggio e che il treno ci sta portando verso una meravigliosa destinazione.
Dove ci porta il treno non è nelle nostre mani. Non possiamo cambiare la destinazione del treno, possiamo solo cambiare il modo in cui ci comportiamo dentro il treno.
La vita di per sé non è una prigione. È la nostra interpretazione della vita a renderla tale.
In base alla nostra visione siamo noi stessi a decidere la direzione da dare alla nostra vita. Questo è ciò che chiamiamo libero arbitrio. Ma forse alcuni hanno già cominciato a capire che non sempre si è in grado di scegliere ciò che è bene per la propria anima. L’ego vince, e alla fine ci si ritrova spesso in situazioni non propriamente edificanti. Nel momento in cui manifestiamo la nostra volontà, che grazie al libero arbitrio nessuno può fermare, manifestiamo al contempo la nostra separazione dalla volontà divina. Questo è un paradosso filosofico.
Ci vuole una grande capacità di introspezione per andare contro la propria volontà e seguire il volere superiore. Comunque decidiamo di agire, portiamo le conseguenze della nostra volontà interamente su di noi. Non siamo nella condizione di accusare Dio di nulla. Il Re serve la sua gente senza limiti. Se anche decidessimo collettivamente di uccidere questo pianeta, Egli non manderebbe un fulmine a squarciare il cielo per impedirci di farlo. Nessuno può fermare la volontà. L’amore di Dio è tale da lasciarci fare l’esperienza completa delle conseguenze del nostro libero arbitrio.
Questo è vero amore. I genitori cercano di impedire che i propri figli incorrano in brutte esperienze, ma Allah no, ci ama così incondizionatamente da lasciarci arrivare fino al punto estremo di distruggere noi stessi con le nostre stesse mani.
Troviamo il vero significato del libero arbitrio quando, invece di inseguire all’infinito i desideri del nostro io inferiore, diventiamo consapevoli, vediamo le esigenze del nostro io superiore, e scegliamo qualcosa di diverso: anche questo è il nostro libero arbitrio. Solo quando iniziamo a praticare, a pregare, a lodare cominciamo a riacquistare la percezione di cosa sia benefico per la nostra anima e cosa no. Qual è dunque il significato ultimo del libero arbitrio? Esso è la volontà di Dio.
La nostra volontà è la volontà divina, perché nulla può accadere senza il Suo volere.
La scintilla divina che è dentro a ognuno di noi, fa sì che la volontà divina si manifesti. Nessuno può andare contro la volontà di un altro, perché nessuno di noi può confermare o impedire che accada la volontà divina.
Attraverso i libri sacri Dio ci offre consigli su cosa fare e cosa non fare; ma alla fine non c’è forzatura nel cammino: significa che noi siamo gli unici a scegliere.
E questo è il problema. Se seguiamo la nostra volontà, seguiamo anche i nostri dubbi, i nostri alti e bassi. Tutto cio’ non è altro che il nostro destino, un mix di situazioni, concomitanze, eventi che fanno la storia di ciascuno di noi. Non dimenticando però che siamo noi i titolari del nostro pensiero.