La teoria del coma di Sandy
di Antonio Agosta
Sandy Olsson, la studentessa del film “Grease”, interpretata da Olivia Newton John, secondo una strana teoria che circola sul web, e confermata dall’attrice Sarah Michelle Geller su un post pubblicato su Facebook, sarebbe morta per affogamento prima di iniziare la storia che tutti noi conosciamo.
Il regista Randal Kleisler, nel 1978 diresse il film tratto dall’omonimo musical di Jim Jacbs e Warren Casey, ottenendo un notevole successo inaspettato. La storia è diversa da quella originale del 1971, quella del film è un inno alla gioia di vivere, all’amicizia, all’amore e alla voglia di mettersi in gioco. Però, secondo le rivelazioni choc, Sandy avrebbe vissuto in sogno quei momenti romantici durante la fase di coma, dal quale non si sveglierà mai più.
La storia, quella cinematogarfica, è ambientata negli Stati Uniti d’America negli anni ’50, e racconta l’ultimo anno al Ridell High School di un gruppo di giovani dall’aspetto ribelle ma dai sentimenti insicuri e timidi, tutti con la giacca in pelle, sigaretta messa di traverso e le automobili Mercury Eight. Tra questi giovani eversivi spicca il nome di Danny Zuco, interpretato dall’attore John Travolta, leader dei Thunderbirds.
Danny e Sandy, dopo aver trascorso una lunga e romantica estate sulla stessa spiaggia, per uno strano caso del destino, come vogliono farci credere gli sceneggiatori, si ritroveranno nella stessa scuola col disaccordo di Danny che deve far rispettare il suo ruolo di duro nella banda.
Il lungometraggio fu accompagnato da una favolosa colonna sonora rimasta nella storia della musica, dalla quale furono estrapolati diversi brani di successo a tutt’oggi ancora ricercati. E, proprio da un brano del film, “Summer Nights”, si può pensare al brutto epilogo della storia per nulla romantico, l’affogamento della protagonista sotto lo sguardo di Danny. Complice anche la scena finale. Danny e Sandy, innamorati, salutano gli amici su un’automobile che prende il volo.
Noi tutti vorremmo pensare che sia solo una teroria fantasiosa, altrimenti ci cadrebbe un mito con cui siamo cresciuti.