24 mila baci ancora
di Antonio Agosta (Redazione Sicilia)
Il sei gennaio, per le chiese occidentali e quelle orientali, si celebra l’Epifania, festa cristiana festeggiata dodici giorni dopo il Natale, mentre per noi italiani è il compleanno del molleggiato, Adriano Celentano, uno dei pilastri della musica leggera italiana.
Oggi spegnerà 80 candeline, l’uomo diversamente giovane a dispetto dell’anagrafe. Adriano si rifiuta di andare in pensione, non vuole fermarsi, ha ancora molto da dare per il suo pubblico che lo segue da sempre.
Adriano è un cantautore, un regista, un attore, uno showman, uno sceneggiatore e un autore televisivo. Con “24 mila baci”, Azzurro”, “Siamo la coppia più bella del mondo” e tante altre ancora, in tutta la sua carriera, in Italia e all’estero, ha venduto 200 mila dischi.
I suoi successi discografici sono tanti, come quelli dei suoi esordi cantanti in coppia con la moglie, Claudio Mori, soprannominati i guerrieri innamorati, per poi finire al duetto con Mina, due delle voci più apprezzate della musica italiana.
Celentano negli anni ’80 è l’interprete principale di alcuni film campioni d’incasso in coppia con Ornella Muti, “Il bisbetico domato” e “Innamorato pazzo”, sua innamorata nella finzione e nella realtà. I due ebbero una tresca segreta a dispetto dei loro rispettivi partner di vita. “Fu una breve passione d’amore, l’unica infedeltà della mia vita.” Parole di Ornella Muti, l’attrice più desiderata dagli italiani, e non solo, degli anni ’70 e ’80.
Adriano Celentano è un disturbatore politico a modo suo, lo fa con i suoi classici silenzi televisivi seguiti da milioni di telespettatori. “Rockpolitik” è il suo ultimo programma andato in onda nel 2005, dal tormentone rock e lento. Indubbiamente Adriano è Rock, mentre tutto il resto è lento e va cambiato.