Gallipoli – Una vicenda che la dice lunga sulla standardizzazione burocratica della politica. Manuela Quarta, medico di Gallipoli, in campagna elettorale prima delle recenti elezioni amministrative aveva preso l’impegno con la popolazione di donare dieci defibrillatori alla città. La sua lista, per pochi voti non ce l’ha fatta e Manuela Quarta ha deciso comunque di onorare l’impegno preso, cosicchè ha inoltrato al Sindaco eletto la disponibilità e tutta la documentazione (studio preliminare di fattibilità ecc.) per l’installazione delle dieci colonnine. Il Sindaco però, a sua detta per mancanza di fondi, accetta la donazione ma dice di poterne mettere in funzione soltanto tre per indisponibilità di bilancio. Il costo che il Comune di Gallipoli deve sostenere ammonta a circa 1000 euro per colonnina, quindi resterebbero da trovare 7/8 mila euro per completare un progetto che tende a garantire al massimo la salute pubblica.Oltre al fatto che va riconosciuto alla proponente un altissimo senso del dovere e rispetto delle istituzioni, e soprattutto della popolazione. Certo l’iniziativa non fa parte delle vane promesse a cui la politica ci abituato, bensì a fatti concreti sicuramente da apprezzare. Nel merito abbiamo raggiunto la dottoressa Manuela Quarta che in proposito afferma: “la salute è un bene prezioso, è un diritto di tutti e come tale va tutelata! L’individuo è per noi, prima di tutto una persona che ha una sua storia, dei sentimenti che vanno rispettati nella loro totalità. Pertanto è necessario sviluppare dei progetti il cui fine sia quello di assicurare il benessere e la qualità di vita a tutti. Un mio progetto è stato quello di donare 10 defibrillatori automatici esterni alla città di Gallipoli. Ho ritenuto importante e serio mantenere fede ad una promessa fatta per il bene della nostra città. Non darò giudizi in merito all’accaduto, non intendo mettere naso in casa altrui. Dico solo che si ha una scarsa e mistificata conoscenza della vita, dei problemi della società, della gente. Idee, ideali pochi e vaghi, sentimenti e passione civile zero. Pertanto ci faremo testimoni( come ugl) di una nuova cultura che dà priorità ai rapporti umani. Penso che il privilegio vada combattuto, che i poveri e gli emarginati vadano difesi , che certi bisogni sociali vadano soddisfatti con priorità rispetto ad altri. Facciamo tutti parte di un grande sistema, nel quale pero ognuno di noi fa comunque la differenza. E quale differenza è che tipo di differenza vogliamo fare siamo noi a deciderla con il nostro impegno, l nostra determinazione e la voglia di fare. Non si anteponga mai – conclude la dottoressa Quarta – l’interesse al rispetto dell’etica della Vita. È questo che rende l’uomo un uomo Grande.”
La vicenda comunque non è certo destinata a finire nel dimenticatoio, ed ha già incassato il pieno sostegno dell’Ugl Medici Nazionale di cui la dottoressa Quarta è anche commissario Provinciale di Lecce. Al suo fianco c’è tutta l’organizzazione nazionale, in testa il segretario Nazionale dott. Filippo Fordellone ed il vice Prof. Dott Rosario Polizzi i quali annunciano iniziative volte a chiarire gli aspetti che impediscono all’amministrazione comunale di Gallipoli di adottare le 10 apparecchiature, per un progetto che sarebbe un fiore all’occhiello a livello nazionale ed internazionale, in primis per l’utilità pubblica che riveste, e poi per il forte senso civico che porta con sè.