Viterbo – Un interessante convegno sul tema: “La rete del Terzo Settore” si svolgerà a Viterbo il prossimo 9 giugno 2017. L’Associazionismo e la Cooperazione si misurano dunque con le necessità del territorio della Tuscia a realizzare il cambiamento economico, sociale, culturale, istituzionale di cui ha bisogno, chiedendo a tutte le diverse componenti della realtà viterbese di convergere in un grande sforzo comune. I lavori, organizzati dalla Associazione culturale EMotivAzione di cui è presidente Luigi Iavarone e dalla Cooperativa Sociale EURISA, vuole fornire un contributo determinante alla costruzione dei legami sociali, della rete e delle sue risorse e competenze, per sperimentare soluzioni innovative. In una situazione di risorse limitate, anche se ancora significative, ci troviamo di fronte all’esigenza di ripensare i modelli gestionali delle reti e dei servizi sociali e sanitari in una logica di integrazione tra presenze istituzionali (Regione, Comuni, ASL, Ricerca, Istruzione) e presenze associative e di cooperative sociali, nonché di privato no profit e profit accreditato, e di volontariato in un approccio di innovazione che renda sostenibili i servizi alle persone, in specie alle fasce di maggiore fragilità (giovani, donne, anziani, disabili, immigrati,). L’evento vuole essere l’avvio di un percorso di confronto e di ricerca in una logica di laboratori tematici (tavoli di discussione) che, partendo da una ricognizione macro del contesto territoriale condivisa, si articola su temi topici delle assistenze e sugli strumenti per gestire l’innovazione (percorsi assistenziali integrati, co-programmazione, co-progettazione e co-gestione delle reti di servizi sociali e sociosanitari). L’obiettivo è quello di condividere esperienze di innovazione nella provincia del viterbese, individuare interessi comuni condivisibili ed elaborare progettazioni innovative da sviluppare e gestire in una logica di reti territoriali. Nel corso degli ultimi anni è andata gradualmente maturando, anche a livello europeo, la convinzione che il futuro delle nostre società non potrà essere fondato esclusivamente sugli aspetti economici, ma dovrà necessariamente confrontarsi con la profonda evoluzione culturale, geopolitica e tecnologica in atto nel pianeta. Le macchine, seppure risorsa strategica della modernità, non potranno sostituire la società della conoscenza, il cui perno di tutto è sempre di più l’uomo e nello specifico la sua capacità di sviluppare e mettere a frutto le proprie potenzialità conoscitive, creative ed etiche.
Pubblicazione generata con format innovativo Data Profile Entity – Le nuove frontiere della comunicazione
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