C’è preoccupazione per il ripristino dei controlli alla frontiera del Brennero annunciato dall’Austria. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sottolinea come sia “un’illusione chiudere le frontiere con i muri. Se un pezzo d’Europa crede che i migranti possano essere assorbiti da Italia e Grecia si sbaglia, il sistema collasserà”.
Sul tema si è svolto al Viminale un incontro con Alfano, insieme al capo della Polizia, Alessandro Pansa, e i tre presidenti dell’Euregio: Ugo Rossi per il Trentino, Arno Kompatscher per la provincia autonoma di Bolzano e Gunther Platter per il Tirolo.
“Per il Governo – afferma Alfano – il Brennero è una questione prioritaria”.
“Il ministro Alfano si è dimostrato attento a una logica di prevenzione rispetto ai fenomeni che potrebbero verificarsi. Dovremo lavorare assieme e in più – sottolinea Kompatscher – ci sarà anche la presenza costante, dentro un comitato di coordinamento, accanto alle istituzioni locali, anche dello Stato stesso”.
Come presidente di turno dell’Euregio Rossi aggiunge: “la nostra è una sperimentazione di Europa, che nasce dal basso. Ci crediamo e vogliamo continuare a credeteci. Assieme diciamo che lo spirito con cui ci apprestiamo ad affrontare questa emergenza deve essere quello di Schengen. So che il nostro Paese sta lavorando con convinzione in questa direzione. Poi però ci sono le decisioni dei singoli Stati che se in qualche misura possono essere comprese in termini di numeri, sono comunque contrarie ai principi dell’Europa unita. Come Province autonome siamo pronte a fare la nostra parte, a offrire collaborazione. Chiediamo però che tutto questo si accompagni a una logica di prevenzione dei fenomeni che si stanno generando”.
La Provincia di Bolzano ha chiesto di regolare il flusso di migranti all’interno del territorio nazionale, anche tramite la creazione di hot spot nelle zone di ingresso dei migranti sul territorio nazionale. Nel caso in cui i controlli di confine portassero ad una forte presenza di migranti in transito nelle zone di frontiera, viene chiesta una loro redistribuzione sul territorio nazionale, in modo da evitare eccessive concentrazioni. Bolzano, inoltre, ha chiesto la messa a disposizione anticipata di aree militari coinvolte negli accordi di permuta Stato-Provincia in caso di necessità, e la partecipazione delle forze di polizia agli incontri di scambio fra Alto Adige, Trentino e Tirolo.