“Bisogna fare una legge, è da troppo tempo che la politica non approfondisce e si sottrae. Per la mia esperienza, attenzione anche a non togliere dal rapporto medico-famiglia-paziente quel tipo di legame unico e straordinario che c’è in certi momenti. Una legge che fosse troppo invasiva di questo rapporto secondo me sarebbe una legge sbagliata”, a sostenerlo è il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, rispondendo a una domanda dei giornalisti che gli hanno chiesto un commento sul caso di Dj Fabo, che dopo una lunga malattia, ha deciso oggi di lasciarsi morire in una clinica in Svizzera.
“Non mi sono espresso perché è un argomento difficile su cui esprimersi, su cui il legislatore si deve muovere con grandissima delicatezza, è una posizione che io stesso mi trovo a vivere in modo combattuto”. Lo dice il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, commentando a margine del consiglio regionale il caso di Dj Fabo. “Sono certo che prima o poi bisognerà arrivare a una determinazione legislativa. Sono sicuro che la vita è un valore che uno Stato non puo’ non considerare. Guardando quel ragazzo sul letto di ospedale, mettendomi nei suoi panni, non saprei francamente cosa sceglierei. Credo che ci voglia grande delicatezza quando si parla di questo argomento” conclude Toti.
Un’annotazione sul proprio profilo facebook da parte del presidente della Lombardia, Roberto Maroni: “Mi unisco al dolore, al rispetto e alla preghiera”.
“Va assolutamente concessa alle persone la possibilità di stabilire entro quali limiti si può sopportare una menomazione di vita di quella portata”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano la sua posizione rispetto alla vicenda del Dj Fabo e della legge sul Fine Vita che giace in Parlamento. “Io mi auguro che la spinta popolare che in qualche modo questo ragazzo ha voluto mettere in palio – ha detto ancora – aiuti gli italiani a spingere i loro politici alla definizione di questa vicenda nella quale la libertà umana deve arrivare fino al punto di decidere a quali condizioni la vita propria debba proseguire o meno. Soprattutto quando il soggetto è perfettamente conscio e consapevole come in questo caso”. “Ieri – ha detto – ho rivisto le immagini della vita di questo artista, di questo uomo pieno di energie che in piena lucidità ha preso una decisione che oggi si è realizzata ma si è realizzata con l’Italia che non dice né sì né no. E’ una modalità permanente di affrontare problemi difficili”. “Guidare il Paese e avere la possibilità di governarlo non significa sempre prendere delle decisioni, ma in molti casi significa – ha aggiunto – aiutare il Paese a prendere la strada della decisione che parte dal basso”. Per Emiliano, “questa è una di quelle vicende nelle quali i cittadini possono fare molto per i politici perché i politici in moltissimi casi cominciano a fare il piano delle convenienze di ciò che è più utile e meno utile”. “Ma i cittadini – ha concluso – sono ancora capaci di capire ciò che è più giusto”. “Il Pd e la politica in questi anni si sono completamente disinterressati di questa materia”, ha poi aggiunto Emiliano ai microfoni di SkyTg24. “Ci sono politici – ha concluso – che hanno timori ad entrare in contrasto con gruppi religiosi”.
“La notizia della morte di Fabo si commenta soltanto con dolore e rispetto per una scelta straziante. Ma la scomparsa di Fabo è l’ulteriore dimostrazione che bisogna che il Parlamento vari quanto prima una legge ben fatta sul testamento biologico”. Lo afferma il presidente del Veneto Luca Zaia. “Non possiamo assistere inermi e impotenti a questi che non esito a definire viaggi della speranza, ma al contrario speranza di morire e non di vivere – aggiunge Zaia -. Rivolgo un appello a tutti i parlamentari: legiferate rapidamente, avviate la discussione sui progetti già esistenti senza ulteriori rinvii, per ridare dignità a quanti soffrono. E sono tanti”.
“La notizia della morte di Fabo si commenta soltanto con dolore e rispetto per una scelta straziante. Ma la scomparsa di Fabo è l’ulteriore dimostrazione che bisogna che il Parlamento vari quanto prima una legge ben fatta sul testamento biologico”. Lo afferma il presidente del Veneto Luca Zaia. “Non possiamo assistere inermi e impotenti a questi che non esito a definire viaggi della speranza, ma al contrario speranza di morire e non di vivere – aggiunge Zaia -. Rivolgo un appello a tutti i parlamentari: legiferate rapidamente, avviate la discussione sui progetti già esistenti senza ulteriori rinvii, per ridare dignità a quanti soffrono. E sono tanti”.