La Russia invierà regolarmente cosmonauti verso la Luna a partire dal 2025. È questo il piano rivelato nei giorni scorsi dalla Roscosmos, l’azienda statale nata a gennaio sulle ceneri delle precedente agenzia spaziale omonima.
Secondo quanto rivelato dalle autorità di Mosca, il progetto è portare i cosmonauti sia nell’orbita del satellite e sia sulla superficie. Inoltre, Roscosmos sta pensando anche di inviare equipaggi oltre la Luna verso il punto lagrangiano L1.
Le missioni, almeno due all’anno, saranno effettuate con la capsula Federation, attualmente in fase di sviluppo da parte dello storico costruttore spaziale RKK Energia. La nuova navetta sarà pronta nel 2021 e potrà trasportare fino a sei cosmonauti.
La Federation è progettata per volare autonomamente per 30 giorni e sarà anche in grado di rimanere attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) almeno un anno. Stando a quanto fin qui rivelato da Roscosmos, la capsula misura più di sei metri di lunghezza per una massa di 14,4 tonnellate nella versione per la ISS e circa 20 per quella adatta a missioni lunari.
La nuova navetta prenderà il posto delle capsuleSoyuz, progetto degli anni Sessanta più volte aggiornato ma ormai obsoleto. Il lancio delle Federation sarà assicurato dal nuovo vettore in fase di sviluppo Angara-A5P.
La prima missione umana sarà preceduta da almeno tre voli di prova, necessari per testare le prestazioni e le caratteristiche della nuova capsula. Il primo test – ancora senza equipaggio – è atteso nel 2021, quando il sistema Federation/Angara verrà lanciato dal cosmodromo di Vostochny, che ha ospitatoil volo inaugurale lo scorso aprile. La seconda missione, ancora senza equipaggio, è prevista nel 2023 mentre l’anno successivo Roscomsos conta di lanciare la prima Federation con a bordo cosmonauti.
Nel corso della terza missione, la crew effettuerà una serie di orbite intorno alla Terra senza però inserirsi nella rotta verso la Luna.
Attualmente la Federation è in fase avanzata di progettazione, con la costruzione vera e propria che dovrebbe cominciare entro l’estate. Nel frattempo la Energia sta lavorando agli interni e alleinterfacce dei sistemi di bordo insieme ad un gruppo di cosmonauti. I primi test si sono svolti a maggio dando buoni risultati.
Secondo diverse fonti, la nuova capsula potrà essere lanciata anche dai vettori Soyuz 5(o Phoenix, Feniks in russo) il cui primo prototipo è atteso nel 2022.
Il costo totale di sviluppo della Federation è 58 miliardi di rubli (734 milioni di dollari americani) nell’arco di sei anni.