Il peggior peccato contro i nostri simili non è l’odio ma l’indifferenza: questa è l’essenza della mancanza di umanità.
(George Bernard Shaw)
L’indifferenza; una realtà fin troppo diffusa, che assume sempre più i tratti di una componente fondamentale in qualsiasi tipo di rapporto. Possiamo dare la colpa alla tecnologia e convincerci fermamente che sia “merito” di cose inanimate se, al giorno d’oggi, diventa sempre più facile, per molti, essere indifferenti. Siamo così intelligenti ed evoluti e permettiamo a prodotti della società moderna di castrare la nostra umanità? una cosa è senz’altro certa: siamo degli assi nell’utilizzo di inutili scuse, che nascondono in modo goffo, la mancanza di coraggio nell’essere esseri umani. E’ un peso che non tolleriamo! abbiamo questa responsabilità che quasi ci soffoca. E invece di appellarci alle nostre capacità e onorare un minimo quest’evoluzione di cui tutti parlano, che ci ha portato nel tempo anche a risultati degni di nota, preferiamo tirar fuori il peggio; alle volte siamo davvero spregevoli. Così diamo inizio alla pratica tanto amata: mancanza di interesse, di partecipazione, assenza di comunicazione, di risposta a qualsiasi tipo di input, improvvisamente; totale menefreghismo. Cascasse il mondo, restiamo fermi su scelte spesso senza logica, solo perché ci siamo svegliati di cattivo umore e allora che importa di tutto. Come se le persone fossero oggetti, come se le persone fossero il nulla, modellato a nostro piacimento come e quando ci va. Ma no, non funziona così, anzi, non funziona proprio. I muri costruiti andrebbero distrutti, le parole non dette, comunicate. Bisognerebbe dar voce a ciò che sentiamo, semplicemente, riassumendo concetti o spiegando in modo logorroico ogni dettaglio, ma… basterebbe parlare. E non è più bravo chi convinto del non aver bisogno di niente e nessuno, sparisce lasciando vuoti. Chi comunica non sta vendendo il proprio dolore, chi comunica compie l’atto coraggioso di mettersi in gioco, di provare, spiegare, magari raggiungere un compromesso. L’indifferenza è l’arma di chi pensa che tanto ciò che perdi puoi trovarlo ovunque, più bello, migliore. L’indifferenza è la mancanza di coraggio di chi non è stato educato a comunicare, e che sia con toni caldi o da bravi diplomatici! L’indifferenza, per quanto normale si voglia far apparire, è la disabilità di chi non sa pensare, risolvere. Saranno bravi a farvi credere che il problema siete voi, voi che analizzate, cercate risposte, volete chiarezza; cercheranno di zittirvi, di farvi sentire inadeguati, fuori posto, perfino invadenti e incapaci di accettare. Accettare cosa poi, la mancanza di rispetto? Siate orgogliosi di non farlo, perché il rispetto quando lo date, dovete pretenderlo, senza se e senza ma. Non lasciatevi zittire, non lasciatevi parcheggiare in un angolo; non permettete mai a nessuno di farvi sentire sbagliati, quando voi di sbagliato non avete fatto nulla. Dopo aver detto il vostro, con rispetto per voi stessi e gli altri, andatevene e lasciate annegare gli indifferenti, nella loro indifferenza!
(Morena De Luca)