Editoriale – Fedeltà e tradimento. Un tema scomodo ma penso che sia collegato alla felicità, alla ricerca della felicità. Cosa vuol dire tradire? Perchè da qui parte il cuore della riflessione. Chi tradisco e cosa tradisco? Perchè tradisco? Ed allora prima di avviarmi verso il labirinto delle riflessioni che poi mi condurranno da qualche parte, sperando di capire e trovare la via d’uscita, occorre liberarsi dei dogmi e dei preconcetti! Tradire per me significa avere certezza che quel cammino, quel sogno, quel progetto è fallito e non tornerà mai più come prima! Sebbene posso capire il tradimento carnale (il sesso occasionale frutto di un momento difficile nella coppia) quello che non posso tollerare è la menzogna; la menzogna porta al labirinto e conduce alla perdizione secondo me. Uscire da quel labirinto? Possibile certo, ma occorre coraggio; ed eccoci di nuovo tornare al tema del coraggio e di come esso sia cosi fortemente collegato alla felicità!
Perchè ho tradito, cosa ho tradito, ed io come mi sento? Tradire è l’effetto di una causa e sebbene ogni causa produce un effetto, di norma uguale e contrario, logica vuole che il tradimento deriva da mancanze. Sessuali? Emotive? Non so la “Qualità” ma di certo qualcosa manca! La scala del rapporto è paragonabile alla campana di Gauss: si parte, c’è un momento di grande ascesa dove passione, curiosità, trasgressione e gioia prendono il dominio, tutto sembra magico e poi il punto massimo e da li, da li o reinventi il rapporto portandolo ad un livello superiore o inevitabilmente la noia, la routine, la “normalità”, distruggerà tutto crollando a picco! Inizieranno le mancanze, inizierà a germogliare il seme del diverso, quel seme che potrebbe condurre al tradimento, perchè vogliamo qualcosa di nuovo, qualcosa che ci conduca a rivere passione, libertà e sorrisi, quello che tutti stiamo cercando : felicità. Allora la soluzione qual’è? Avere il coraggio, ed ecco ancora il coraggio! Avere il coraggio di elevare il rapporto quando il “picco massimo” è stato raggiunto o avere il coraggio di chiuderlo con la consapevolezza di sentire dentro mancanze che prima o poi condurranno al tradimento; allora per essere felici e non finire dentro quel labirinto fatto di routine, noia e depressione, occorre coraggio!
Quello che è da evitare è a mio avviso la menzogna! Chi tradisce e continua nella menzogna non conosce rispetto, di conseguenza la persona che partecipa al tradimento, se commette l’errore di innamorarsi, a sua volta verrà tradita, purtroppo è una statistica molto alta, chi tradisce e pone menzogna è purtroppo condannato a generare infelicità, perchè sarà sempre una persona infelice, perchè abituato/a a mentire, coprire, imbrogliare, distorcere la realtà.
La verità è che nulla è per sempre! Ma questa frase non è una frase di rassegnazione, al contrario è di stimolo! Se la persona con la quale si condivide quel percorso è l’incastro giusto ci sarà interesse comune di elevare il rapporto, trovando nel dialogo e nel progetto di condivisione tutto quello che serve per elevare la felicità e continuare anche dopo tanti anni a provare passione, libertà e gioia; ma se non è l’incastro giusto, visto che nessuno può elevarsi a giudice morale perchè siamo tutti mortali peccatori, avere il coraggio di chiudere quel rapporto vuol dire avere rispetto per il tempo della persona cha abbiamo amato e permettere a sè stessi di andare alla ricerca di chi o cosa potrebbe darci la felciità che meritiamo! La menzogna al contrario, a mio avviso vuol significare avere disprezzo per sè stessi e per la persona che in quel momento condivide nel bene e nel male la nostra vita perchè rubiamo il tempo di quella persona costringendola/o a rimanere legata/o a noi, contringendola/o a rimanere legato al nostro stato di confusione e di infelicità. Tutto torna, il tempo no!
Vincenzo Bassi