” Eppure resta un avvenimento inesplicabile, perché nelle condizioni dei nostri presupposti psichici non ci si aspettava la sua realizzazione”
(Carl Gustave Jung)
A tutti o senz’altro a molti, sarà successo di avere incontri inaspettati in posti insoliti, di incontrare quella stessa persona alla quale stavate pensando o ascoltare quella canzone che in radio arriva puntuale, al momento giusto; una stessa data di compleanno, quello stesso nome. Questo, alle volte, sembra assurda magia, come se tutto fosse, in qualche strano modo collegato, come se ci fossero legami fra persone, cose e avvenimenti e tutto prima o poi torna a congiungersi.” Perché? ” Stupirà sapere che non siamo di certo noi i primi a porre questi interrogativi! Da sempre l’uomo cerca spiegazioni logiche per ciò che non riesce a comprendere e per quanto si vogliano ignorare alcuni avvenimenti, questi ci tornano in mente e ci mandano in tilt. Nel 1950, lo psicanalista Carl Gustav Jung, suggerì un’ipotesi suggestiva, quale la teoria della sincronicità, permettendoci ad oggi di comprendere di più e ponendo l’accento su fatti che la scienza ha provato a spiegare su base statistica ma che sono perlopiù considerati semplici coincidenze. Jung suppose che tra un evento esterno ed uno interno possa crearsi una connessione, tali fenomeni sincronici si comportano come casualità colme di significato, caratterizzate dalla coincidenza di un fenomeno fisico oggettivo (evento esterno) con un avvenimento psichico, esperienza interiore (evento interno), senza causalità. Gli eventi avvengono in contemporanea, o come suggerisce la parola ” coincidenze”, simultaneamente, essendo connessi ma non influendo l’uno sull’altro; apparendo incomprensibili ma custodendo il loro significato. Strati profondi di noi si mescolerebbero con la materia e il reciproco scambio tra queste realtà permetterebbe ad un atteggiamento della psiche, di trovare riscontro al di fuori di noi. Non a caso, perdonate il gioco di parole, anche Friedrich Schiller, affermava che il caso non esiste e ciò che ci sembra casuale scaturisce dalle fonti più profonde. Le coincidenze quindi, sarebbero quel velo dietro il quale si cela l’opportunità di scorgere una realtà ben diversa da quella già conosciuta. Tutto questo però, si scontra con i limiti posti dalla razionalità che affievolisce sempre la luce che avvolge le cose misteriose. Cerchiamo risposte, pensiamo di averne trovate, etichettiamo e come al solito distruggiamo quello che di bello giunge a noi, perché forse al bello non siamo abituai e siamo troppo presuntuosi e talvolta ottusi per ammettere che, la vita è molto più di quello che riusciamo a capire e spiegare. crediamo davvero sia tutto qui? pensiamo davvero di aver compreso e sapere ogni perché? Fortunatamente no, c’è molto di più, solo che a noi fa paura; vogliamo essere al comando sempre e comunque, vogliamo avere il controllo di ogni cosa per poter essere “padroni della nostra vita”. Ma la vita è meravigliosamente stronza e non ci pensa proprio a farci diventare padroni di qualcosa di tanto straordinario. E ora che è chiaro, ora che è riassunto e scritto nero su bianco; ora, proprio adesso, dovremmo smetterla di avere paura e distruggere e spiegare quello che non va spiegato. Ora che lo sappiamo che nulla accade per caso e che ci sono legami che sanno andare oltre, dovremmo solo imparare a vivere quelle coincidenze così strane e assurde, perché quando sputeremo addosso a quello che la vita ci offre, poi non potremo fare altro che rimpiangerlo. ” Davvero solo coincidenze? credi? io no! ”
(Morena De Luca)