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L’iniziativa si inserisce nel quadro del “Food act”, il piano di azione promosso dal Governo per valorizzare il Made in Italy agroalimentare, che indica azioni di sistema perseguibili con un lavoro coordinato da parte delle istituzioni in sinergia con gli attori dell’esperienza enogastronomica italiana.
Lo scorso anno, grazie anche ad Expo Milano 2015, l’export agroalimentare italiano ha sfiorato i 37 miliardi di euro (7,4% in più rispetto al 2014). L’Italia è il primo Paese in Europa per numero di prodotti di qualità certificata (280 Food e 523 Wine) e primo al mondo nella produzione vinicola (48,9 milioni di ettolitri nel 2015). Nell’ambito della cucina di qualità il nostro paese si attesta al secondo posto al mondo per numero di ristoranti stellati (334).
Le azioni del protocollo, condivise tra i vari attori coinvolti, prevedono:
– Settimana della cucina italiana organizzata da ambasciate, consolati e istituti italiani di cultura nell’ultima decade di novembre
– Master class dirette a chef stranieri per diffondere i valori della dieta mediterranea e promuovere la conoscenza delle eccellenze agroalimentari e vitivinicole italiane
– Borse di studio per chef italiani under 30
– Giornate italiane dedicate alla cucina di qualità promosse dal Coni negli eventi sportivi internazionaliLa Farnesina coordinerà la promozione dell’alta cucina e dei prodotti enogastronomici di qualità italiani nel mondo attraverso la sua rete diplomatica, consolare e culturale.
Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, si impegna a finanziare con 1 milione di euro 50 borse di studio, per giovani under 30, giovani chef che potranno completare la loro formazione e portare la loro esperienza in grandi Paesi in cui si riscontra una grande domanda d’Italia.
Per la prima volta l’agroalimentare italiano diventa quasi un “brand”, un segno unico, “The extraordinary Italian taste”, utilizzato per il coordinamento di tutte le iniziative di promozione e comunicazione a livello internazionale e per contrastare con maggiore forza il fenomeno dell’italian sounding. Questo consente di affiancare le iniziative degli Enti e delle aziende, recuperando terreno sui mercati esteri come Stati Uniti, Canada, Brasile, Russia, India, Cina, Europa, Turchia e Australia, rispetto a Paesi concorrenti che già adottano marchi di questo tipo con successo. Il segno unico è stato presentato lo scorso maggio ad Expo Milano 2015 e a giugno ha debuttato a Chicago, in occasione della fiera Fmi Connect. A dicembre, inoltre, è partita negli Stati Uniti la campagna promozionale del Made in Italy agroalimentare con un video realizzato dal regista Silvio Muccino.
Nel biennio 2016-2017 i paesi dove maggiormente si concentreranno le azioni di promozione della cucina di alta qualità saranno Stati Uniti, Giappone, Cina, Russia, Emirati Arabi Uniti e Brasile.
– Settimana della cucina italiana organizzata da ambasciate, consolati e istituti italiani di cultura nell’ultima decade di novembre
– Master class dirette a chef stranieri per diffondere i valori della dieta mediterranea e promuovere la conoscenza delle eccellenze agroalimentari e vitivinicole italiane
– Borse di studio per chef italiani under 30
– Giornate italiane dedicate alla cucina di qualità promosse dal Coni negli eventi sportivi internazionaliLa Farnesina coordinerà la promozione dell’alta cucina e dei prodotti enogastronomici di qualità italiani nel mondo attraverso la sua rete diplomatica, consolare e culturale.
Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, si impegna a finanziare con 1 milione di euro 50 borse di studio, per giovani under 30, giovani chef che potranno completare la loro formazione e portare la loro esperienza in grandi Paesi in cui si riscontra una grande domanda d’Italia.
Per la prima volta l’agroalimentare italiano diventa quasi un “brand”, un segno unico, “The extraordinary Italian taste”, utilizzato per il coordinamento di tutte le iniziative di promozione e comunicazione a livello internazionale e per contrastare con maggiore forza il fenomeno dell’italian sounding. Questo consente di affiancare le iniziative degli Enti e delle aziende, recuperando terreno sui mercati esteri come Stati Uniti, Canada, Brasile, Russia, India, Cina, Europa, Turchia e Australia, rispetto a Paesi concorrenti che già adottano marchi di questo tipo con successo. Il segno unico è stato presentato lo scorso maggio ad Expo Milano 2015 e a giugno ha debuttato a Chicago, in occasione della fiera Fmi Connect. A dicembre, inoltre, è partita negli Stati Uniti la campagna promozionale del Made in Italy agroalimentare con un video realizzato dal regista Silvio Muccino.
Nel biennio 2016-2017 i paesi dove maggiormente si concentreranno le azioni di promozione della cucina di alta qualità saranno Stati Uniti, Giappone, Cina, Russia, Emirati Arabi Uniti e Brasile.