Novità assoluta sugli schermi di Raiuno. L’ottuagenario presentatore televisivo Pippo Baudo classe 1936 debutta sugli schermi televisivi della tivvù di Stato. Pomeriggio di domenica dunque in…compagnia dello show man ormai imbiancato che non manca di verve anche se l’affaticamento dell’età pur se nascosto si evidenzia un pò in tutte le sue forme. Stare al passo con la mondanità del 2016 non è facile, i tempi sono cambiati, ed è cambiata anche la televisione. Molti sono i nuovi talenti emergenti ma la Rai preferisce il ritorno all’antico e chissà quali importi sono stati scritti nel contratto con Pippo Baudo. Si è alle prese con gli sprechi della politica, gli aurei stipendi e privilegi di senatori e deputati, di amministratori pubblici, ed il vintage è invece di scena sulla rete nazionale per eccellenza a chissà quanti zeri. Rispetto al passato c’è di meno la tinta numero 4 castano scuro, e dei capelli canuti, ordinati dalla brillantina Linetti ed i segni di una età che inesorabilmente avanza. Tiene comunque la professionalità storica, che sembra voler evocare i tempi di Corrado Mantoni e di Mike Bongiorno, per una tv che tende ad allietare i pomeriggi spompi della domenica con questa voce del passato. Alle generazioni mature sembra quasi di essere tornati per un pò indietro nel tempo in cui si stava bene e ci si poteva permettere la pizza il sabato sera e perfino l’escursione domenicale, poi però a Pippo spento tutto torna come prima. Il ritorno del presentatore apre di fatto le porte ad una nuova carriera, dopo un pò d’oblio mediatico, tutto torna improvvisamente come prima. La domanda sorge spontanea; dopo domenica in…Pippo lo troveremo a condurre il Festival di Sanremo?