A maggio Monfalcone ospiterà probabilmentela prima tappa del tour delle buone pratiche nell’ambito della rete nazionale delle “Città amiantozero” promosso dall’Anci. L’annuncio è stato dato dall’assessore regionale all’Ambiente, Sara Vito, che il 27 febbraio ha partecipato a Roma, rappresentante designato dalla commissione Ambiente delle Regioni, ad un incontro promosso dall’Anci. Alla riunione erano presenti anche il sindaco di Monfalcone, Anna Cisint, e il direttore generale dell’Arpa Friuli Venezia Giulia, Luca Marchesi.
Dopo Casal Monferrato, dove si procederà alla formazione delle persone impegnate nelle divulgazioni dei progetti già in essere nelle singole regioni, toccherà alla ‘Città dei cantieri’ dare il via agli altri appuntamenti in programma nel resto d’Italia.
“La Rete nazionale ‘Città amiantozero’ – riferisce Vito – intende promuovere iniziative concrete per la gestione e il progressivo superamento delle situazioni di criticità sul territorio, grazie all’esperienza maturata dai Comuni maggiormente esposti alla problematica. La riunione è servita per perfezionare e condividere anche con i rappresentanti delle altre Regioni contenuti e modalità di gestione degli incontri territoriali del tour. Il calendario prevede al momento sei tappe: si partirà da Casale Monferrato e Monfalcone, per chiudere il ciclo a Lecce, passando per Firenze, Catania, e Bologna. In occasione del tavolo promosso dal Comune di Monfalcone sull’amianto mi ero presa l’impegno di dare respiro nazionale ai progetti che stiamo portando avanti nella nostra regione in un settore così importante e delicato. C’è quindi grande soddisfazione nel fatto che il ciclo di incontri parta proprio da Monfalcone, dando quindi riconoscimento ad una comunità che sul tema si è spesa molto. I temi che verranno trattati nella tappa isontina saranno prevalentemente legati allo scambio delle buone prassi e la promozione del piano regionale amianto”.
Vito relazionerà in commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni l’esito dell’incontro odierno, al fine di allargare a tutto il territorio nazionale l’adesione al progetto.