Cinquant’anni fa, come oggi il. Principe della risata alias Antonio de Curtis detto Totò lasciava la sua vita terrena. Si è spento a Roma il 15 aprile 1967, ed era nato nella sua Napoli nel 1898. Ha raccontato una Italia autentica, ed il suo senso dell’humor durante la sua vità è stato anche un pò bistrattato. La critica infatti non gradiva quel piglio irriverente, che di fatto si prendeva gioco della classe borghese. Molti autori non ci avrebbero scommesso, ed il suo pubblico per molti anni è stato abbastanza circoscritto. Con il passare degli anni non faceva altro che acquisire consensi, soprattutto per la sua umanità e per l’essere se stesso semplicemente sul palcoscenico, sul set cinematografico così come nella vita. La sua carriera gli consentì di vivere una vita agiata, e per questo Totò, anche di nascosto era solito passeggiare nei bassi dei vicoli napoletani lasciando soldi davanti alle porte dei meno abbienti. Gesti di nobilità, quella di un animo che sicuramente lo caratterizzava con dignità, simpatia ed estrema cordialità.. Totò fu il signore che modestamente lo nacque, lo visse e sicuramente lo sarà per sempre. A lui dedichiamo queste umili righe affinchè continui a vivere e a farci ancora sorridere.
Daniele Imperiale
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