Roma – Addio al Presidente che, per primo, ha ridato fiato a punti saldi dell’italianità: il tricolore, l’appartenenza, i valori risorgimentali, l’inno nazionale, gli italiani all’estero“. Saluta così il Segretario Generale del Ctim, on. Roberto Menia, il Presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, scomparso venerdì all’età di 95 anni. “Lo possiamo definire il Presidente dell’orgoglio, perché nella sua icona di terzietà e sobrietà istituzionale, ha lavorato alacremente per far tornare di attualità l’orgoglio di essere italiani, di appartenere a questa Patria, che, seppur imperfetta e deficitaria, è la nostra Italia, di cantare a squarciagola l’inno nazionale e non solo allo stadio, di immaginare i festeggiamenti per il 150esimo come la naturalE prosecuzione del suo iter. Al di là delle idee e delle percezioni personali, senza dubbio – conclude Menia – Ciampi sarà ricordato anche per questo grande contributo dato all’italianità e al tricolore, rimarcando che è questo l’humus tanto caro ai nostri connazionali che hanno scelto di vivere e lavorare fuori dai confini nazionali”.