L’Italia gattofila oggi ha celebrato la Festa del gatto nero, un’iniziativa che mira a sfatare la superstizione che in ancora troppi casi riguarda i gatti neri e a far crollare ogni riserva nei loro confronti. I gatti neri, il loro fascino imperscrutabile come la notte, la loro grazia ed eleganza innata vengono celebrate non a caso ogni 17 novembre: questo mese è notoriamente il meno allegro di tutti, scrivono i volontari de I gatti di Osiride, è quello che muove il maggior numero di scongiuri ed il giorno 17 è stato scelto appositamente per sfatare tutti i miti che hanno accompagnato il gatto nella storia. C’è inoltre da dire che proprio in questo mese, in corrispondenza con il primo novembre, ogni anno vengono denunciate migliaia di scomparse di gatti neri. ante le iniziative in programma in diverse città e località italiane. A Fano, in provincia di Pesaro e Urbino, la sopracitata associazione I gatti di Osiride onlus hanno organizzato una colletta alimentare per le colonie feline, mentre anche Brindisi è scesa in piazza per sfatare non soltanto la superstizione più radicata ma anche quegli altrettanto nocivi: “Non è vero, ma ci credo” che portano i poveri gatti neri ad essere visti come degli appestati presagio di sventure e contrattempi. Per far crollare queste convinzioni assurde una battuta politica dell’ex presidente del Consiglio Monti che uscendo da Palazzo Chigi una volta disse: “Ho paura dei gatti neri che attraversano la strada. Specie se provengono da sinistra.”