Roma – Il cosiddetto “ buco” dell’Ozono sopra l’Antartide sta cominciando a ridursi. Questa la conferma che viene da alcuni ricercatori britannici che sostengono di aver trovato la prima prova certa sulla riduzione dell’assottigliamento dello strato di Ozono che tanto aveva preoccupato negli anni scorsi. Secondo le nuove ricerche il “ buco” è di circa 4 milioni di chilometri quadrati più piccolo di quanto non lo fosse nel 2000. Un’ampiezza pari a circa 12 volte l’ampiezza dell’Italia. Il fenomeno sarebbe dovuto alla graduale eliminazione delle emissioni di sostanze chimiche nell’atmosfera che distruggono l’Ozono. In particolare delle molecole contenenti cloro e bromo che provengono da clorofluorocarburi (CFC).
L’ozono è importante perché blocca l’arrivo sulla Terra delle radiazioni ultraviolette del sole che hanno vari effetti negativi a partire da quelli sulla pelle degli esseri umani.
Nel 1987, però, venne approvato il protocollo di Montreal che fissò le graduali riduzioni di emissioni dei CFC da raggiungere in tutto il mondo intervenendo anche sui gas contenuti nei vecchi frigoriferi e nelle bombolette spray,
In questi anni sono stati utilizzati palloni meteorologici e satelliti per misurare i dati sull’Ozono e seguire l’andamento del suo strato.