Raggiunto l’accordo tra la Conferenza delle Regioni e Federterme per l’erogazione delle prestazioni termali relativo al triennio 2016-2018. “E’ un buon risultato frutto del lavoro della Commissione salute della Conferenza delle Regioni e con l’interlocuzione con Federterme” ha dichiarato il Presidente Stefano Bonaccini. “Ora il testo dovrà essere iscritto all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni in tempi brevi per la prevista intesa”.
L’accordo è stato sottoscritto, oltre che dal presidente Stefano Bonaccini, dal coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Antonio Saitta (Assessore Regione Piemonte) e dal Presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci.
Con l’accordo vengono aggiornate le tariffe massime delle prestazioni di assistenza termale vigenti al 31 dicembre 2015 e nei limiti delle risorse rese disponibili dalla legge di stabilità 2016 (articolo 1 comma 566) per un importo complessivo pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018.
Le tariffe massime per la rimunerazione delle prestazioni termali erogate con oneri a carico del servizio nazionale, sono incrementate in modo uniforme e fisso del 3% per tutte le prestazioni previste dall’accordo stesso.
Le patologie per le quali è previsto l’accesso alla cura presso gli stabilimenti termali con gli oneri a carico del servizio sanitario nazionale sono quelle previste dal relativo decreto ministeriale (D.M. 22 marzo 2001).
Le prestazioni termali a carico del servizio sanitario nazionale sono quelle già previste dal precedente accordo nazionale.
Significativo, infine, il fatto che l’accordo preveda che lo 0,40 per cento del fatturato lordo derivante dalle prestazioni erogate a carico del Ssn delle aziende termali accreditate che scelgono di sostenere la Fondazione per la ricerca scientifica termale sia destinato al finanziamento della stessa fondazione.