Il diritto di cronaca, spesso invade sfere private e sorpassa limiti. Lo scopo è fare notizia, a tutti i costi, senza neanche a volte badare alle conseguenze che i racconti esasperati possono creare nelle persone. La vicenda del bambino morto sulla spiaggia è di una drammaticità mediatica che gia’ di per se ha lasciato basiti sin dalla pubblicazione in ogni dove. Quest’anima resa sul punto dove le onde ritornano su se stesse, ha una sua dignità che doveva essere rispettata. No alla spettacolarizzazione della morte, dell’orrore. Che poi il mondo è un orrore continuo, ed ormai le foto dei bambini scheletriti del Biafra non fanno nemmeno piu’ notizia. Ma un bimbo adagiato, anzi morto si’. Avremmo dovuto evitare di diffondere sui social quella foto di morte, che intenerisce il cuore, ma che in fondo serve alla politica per intenerire gli animi delle persone e nascondere il marcio vero che si cela dietro il dramma dei profughi. Siamo tutti cittadini del mondo, se siamo cristiani dobbiamo ragionare in modalità ON ossia con il cervello aperto e pronto a recepire il principio dei valori, ossia quello della tolleranza e dell’aiuto reciproco. Poi ci sono le politiche internazionali, europee, che tracciano il quadro della situazione. E quindi siamo a celebrare gli eccidi del passato, a condannare le deportazioni, e restiamo impassibili nel vedere sui nostri schermi televisivi mentre consumiamo lauti pasti succulenti, gente che si spinge su un treno. Quello che per noi è un mezzo anche un pò desueto, per altri è la speranza di una vita. Noi non possiamo pretendere di risolvere tutto, ne’ probabilmente possiamo farci carico dei problemi dell’intera umanità, ma il rispetto lo possiamo portare. Il giornale di satira che si riproduce nella vignetta, nel pubblicare una cosa del genere ritengo sia stato commesso un orrore mediatico e giornalistico che non trova nemmeno collocazione nel piu’ infuocato girone dell’inferno dantesco. Satira, diritto di cronaca abbiano il rispetto dei limiti della decenza e della coscienza.
(Daniele Imperiale)