Un volo nel vuoto di 15 metri davanti agli occhi della madre. Tragedia nella stazione Furio Camillo della metropolitana di Roma dove un bambino di 5 anni è precipitato nella tromba dell’ascensore morendo sul colpo. Quando i vigili del fuoco l’hanno riportato in superficie per lui non c’era più nulla da fare. Inutili i soccorsi degli operatori del 118 che hanno tentato di rianimarlo.
TRE DENUNCIATI PER OMICIDIO COLPOSO – Sono tre al momento le persone denunciate per la morte del piccolo. Secondo quanto si apprende, si tratta di un addetto Atac e di due vigilantes denunciati per concorso in omicidio colposo. Sulla vicenda sono in corso indagini dei carabinieri.
LA RICOSTRUZIONE – Da una prima ricostruzione sembra sia stata questione di un attimo. Il bimbo è rimasto bloccato in ascensore con la mamma ed è precipitato durante le operazioni di trasbordo. Personale della stazione li avrebbe raggiunti attraverso un elevatore parallelo che ha una porticina comunicante, una sorta di botola, ma tra i due ascensori ci sarebbe il vuoto al centro dove è precipitato il piccolo: tra le ipotesi quella che il bimbo all’apertura della porta, forse spaventato, si sarebbe lanciato verso la via di fuga cadendo nel vuoto.
L’assessore ai Trasporti Guido Improta ha parlato fin da subito di “errore umano” spiegando che per il trasbordo è stata messa “in atto una procedura non codificata”. “E’ stato un eccesso di generosità dell’agente di stazione che poi si è trasformato in una tragedia”, ha sottolineato. Mentre in serata dall’Atac hanno fatto sapere che “non è un problema di manutenzione degli ascensori”.