Secondo un’associazione cinese, la China Urine Therapy Association, nata nel 2008, con oltre 1000 soci fondatori, sostiene che bere la propria urina ci curerebbe dai tanti mali che attanagliano la nostra vita di tutti i giorni. Si può curare il cancro, la calvizie e le ossa rotte.
Un non-farmaco naturale e del tutto inusuale, dai componenti chimici provenienti dal sangue con antigeni e anticorpi che permetterebbero di combattere meglio le malattie.
“L’uurinoterapia è una vera spazzatura”, come ribadiscono gli esperti per non dare false illusioni ai tanti creduloni.
Eppure, tra questi creduloni c’è anche il settantanovenne Bao Yafu, capo dell’associazione dal 2010. “Ho tenuto il bicchiere per un po, e poi mi sono fatto coraggio, e ho bevuto circa 100 ml mentre mi tappavo il naso“. Il signor Yafu, della sua urina, ne fa un uso quotidiano quasi da rito iniziale per trascorrere una giornata in piena salute, la usa per lavarsi gli occhi e le orecchie.
Una terapia che lascia il tempo che trova, perché i reni filtrano le sostanze di cui il corpo non ha bisogno e, rimetterli in giro, sarebbe una soluzione sbagliata. L’urina contiene il 5% di scorie azotate e il 95% è acqua.
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