La popolazione sannitica si può considerare formata a partire dal V sec. a.C., da quattro tribù storicamente note: i Carricini, i Pentri, i Caudini e gli Hirpini, a cui forse, come ritenuto da una accorsata storiografia, si potrebbero aggiungere anche i Frentani, nonostante i loro ambigui rapporti con Roma. Gli Hirpini, che nelle ricostruzioni degli antichi qualche volta venivano addirittura ricordati quasi come fossero una etnia diversa dai Sanniti, avevano come centri principali Maleventum ( ribattezzata dai romani dopo averla resa colonia latina nel 268 a.c. in Beneventum), la città di gran lunga più importante, Aeclanum ( l’odierna Mirabella Eclano), Abellinum (Atripalda e non Avellino), Compsa (Conza della Campania), Aquilonia (Lacedonia), Romulea ( Carife), Trivicum (Trevico) ed Equus Tuticus (Ariano Irpino), Aletrium (Calitri).
Pertanto, è del tutto evidente come sia assolutamente riduttivo e limitativo chiamare “Irpinia” e “Irpini” la sola odierna provincia di Avellino e i suoi abitanti, in quanto gli Hirpini erano da considerarsi Sanniti di un Sannio esteso, grande e potente e, contemporaneamente tutti Irpini, membri cioè della tribù più popolosa e potente fra le quattro tribù sannitiche. La tribù degli Hirpini non comprendeva la porzione centroccidentale dell’odierna provincia di Benevento e non abbracciava il Montorese, il Vallo di Lauro e il Baianese che oggi fanno tutti parte della provincia di Avellino.
Fino al 268 a. C., l’unità degli irpini, compresi nella federazione delle quattro tribù sannitiche (Hirpini, Caudini, Pentri e Carricini) non fu mai compromessa, nonostante alcune perdite territoriali quale Luceria e quello orientale e Venusia.
Nel corso della prima metà del III secolo a.C., quasi sicuramente dopo la guerra contro Pirro, Roma decise di dare un nuovo e definitivo assetto amministrativo ai territori che avevano fatto parte della nazione sannitica e che erano stati perduti in conseguenze delle tanti guerre con Roma (la Prima Guerra Sannitica dal 354 a.C. al 330 a.C., la Seconda Guerra Sannitica dal 327 a.C. al 304 a.C. con la famosa sconfitta dei Romani passata alla storia come battaglia delle Forche Caudine e la Terza Guerra Sannitica dal 298 a.C. al 290 a.C. che segna la sconfitta della lega sannita).
Maleventum fu presa dai Romani divenendo colonia romana nel 268. Di sicuro la città era già in mani romane nel 275 a.C., quando sconfissero definitivamente gli Epiroti proprio a Maleventum. In particolare nel 268 a.C., Beneventum diventò definitivamente una colonia romana con i diritti delle città latine, determinando la separazione e l’isolamento degli Hirpini dal resto del Sannio.
La deduzione della colonia latina a Beneventum non solo comportò la cacciata o la sottomissione della popolazione preesistente nell’agro beneventano e la presenza dominante di migliaia di coloni ma rappresentò anche l’inizio della distinzione e della divisione fra gli Irpini e Benevento.
In effetti la storia successiva vide gli Irpini e i Caudini, dopo la battaglia di Canne, schierarsi con Annibale contro Roma, mentre Benevento, che non era più una città irpina restò fedele ai Romani. Altrettanto avvenne nella cosiddetta Guerra Sociale (91-88 a.C.). Ormai, dall’86 a. C., la romanizzazione investì tutti, cosicché Sanniti e Irpini divennero tutti cittadini romani e ogni città dell’antico Sannio visse la propria storia autonoma di “municipium” o di “colonia” e fu una storia romana e parallela per tutti, con piccole varianti da una città all’altra. Irpini e Sanniti divennero nomi storico-geografici e nulla più. Ma la storia non può essere cancellata, Benevento, nella sua denominazione di Maluventum era una città degli Hirpini, la più importante.
(Nicola di Iorio)