Redazione esteri – Il commissario dell’Unione Europea, Dimitris Avramopoulos, critica nuovamente la decisione dell’Austria di costruire una barriera antimigranti al Brennero e sottolinea come tali “iniziative unilaterali” siano tali da mettere a rischio la libera circolazione e quindi l’accordo di “Schengen”.
Pertanto la UE ha chiesto spiegazioni al governo austriaco che saranno formalizzate attraverso una lettera. Ma l’Austria annuncia anche la possibile chiusura completa non solo del Brennero ma la costruzione di un’altra barriera con l’Ungheria.
Per il presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni, “manca la politica, Europa assente davanti a quella barriera” e aggiunge: ”Sulla questione del Brennero, io sto a vedere: sono preoccupato che l’Europa non riesca a risolvere questo problema”.
“Il ministro Alfano – prosegue Maroni – dice che servono altri 15 mila posti e questo mi preoccupa ulteriormente. Mi pare che l’Europa non sia in grado di gestire il fenomeno dell’immigrazione, né per quanto riguarda gli arrivi né per quanto riguarda Schengen: se l’Austria può costruire una barriera al Brennero, vuol dire che Schengen è morta, rendiamoci conto che l’accordo è tenuto in vita artificialmente. Non c’è nessun Governo che ponga la questione. Manca la politica, si può essere d’accordo o no con quel che fa l’Austria ma l’Europa non c’è più di fronte alla barriera del Brennero”.
Mentre per Avramopoulos la linea della UE è chiara: “non abbiamo bisogno di politiche che portino alla chiusura delle frontiere, perché così si mette a rischio Schengen”, e aggiunge “spero che la decisione non sia attuata e che il dialogo prevalga. Dobbiamo fare tutti il possibile perché Schengen torni alla normalità entro fine anno. I Ventotto devono mantenere gli impegni. Nel momento in cui lo faranno, quando ogni decisione presa verrà attuata non avremo problemi fra gli Stati”.
Per Avramopoulos “al momento non ci sono prove che il flusso dei migranti si sposti dalla Grecia all’Italia, anche se gli arrivi dalla Libia aumentano”, poi afferma: “l’Italia ha il nostro sostegno e continuerà ad averlo. Siamo pronti ad aumentare la presenza di Frontex sulle coste, se necessario”.
Anche il presidente della regione Calabria, Mario Oliverio, fa una battuta sul tema: “ho scelto il primo maggio, festa mondiale dei lavoratori per mandare da Riace e dalla Calabria, terra di accoglienza, un forte messaggio all’Europa, proprio in un momento in cui si registrano forti rigurgiti di ritorno al passato con iniziative come quella ai confini del Brennero, dove è in atto la costruzione di uno sbarramento per impedire il libero accesso degli uomini e delle merci, in netto contrasto con il Trattato di Schengen”.
Anche il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, “l’Europa non ha bisogno di costruire muri interni, e soprattutto non possono esserci Paesi europei che agiscono da soli all’interno di un sistema che ha bisogno di muoversi con politiche comunitarie. Sappiamo che è complicato e difficile e su questo ci sono già stati diversi incontri del Consiglio d’Europa. Noi chiediamo all’Austria di ripensarci, anche perché crediamo fermamente che non sia quella la soluzione ma che si debbano trovare dei rimedi insieme, ai quali abbiamo già iniziato a lavorare e dobbiamo continuare a farlo”.
Per Serracchiani alzare ulteriori muri “non ci sembra ancora una volta una soluzione. Il Friuli Venezia Giulia sta monitorando tutti gli ingressi con grande attenzione e con un costante collegamento con il Viminale a Roma. Ovviamente anche noi esprimiamo preoccupazione per quello che può accadere dalla chiusura delle frontiere, tanto più che una preoccupazione – vale la pena ricordarlo – è anche economica. Se i dati che ci sono stati forniti da Conftrasporto troveranno conferma, la chiusura fatta in questo momento, alla frontiera del Brennero, può portare fino a 140 miliardi di euro di danni”.
“Agli amici austriaci – afferma il presidente del Consiglio, Matteo Renzi – dico che il Brennero non è solo il tunnel per collegare i nostri Paesi, il Brennero è un luogo di lavoro per molte aziende, ed è un simbolo. Non faremo finta di nulla se qualcuno viola le regole. L’amicizia è un grande valore il rispetto del regole è alla base dell’amicizia. Il Brennero non può diventare oggetto di competizione, le regole vanno rispettate, non faremo finta di nulla se si violano regole ma sono fiducioso che non si farà”.
“Agli amici austriaci – afferma il presidente del Consiglio, Matteo Renzi – dico che il Brennero non è solo il tunnel per collegare i nostri Paesi, il Brennero è un luogo di lavoro per molte aziende, ed è un simbolo. Non faremo finta di nulla se qualcuno viola le regole. L’amicizia è un grande valore il rispetto del regole è alla base dell’amicizia. Il Brennero non può diventare oggetto di competizione, le regole vanno rispettate, non faremo finta di nulla se si violano regole ma sono fiducioso che non si farà”.