Imola mi dava i brividi
di Antonio Agosta (Redazione di Sicilia)
San Paolo, Brasile , Ayrton Senna De Silva, pilota automobilistico tre volte campione del mondo, celebrato per le sue performance in F1, dallo stile spedito e completo, muore tragicamente il 1° maggio del 1994 durante il Gran Premio di San Marino. Quel giorno finirà la sua corsa, quella più importante, aveva solo trentaquattro anni.
Vinse tre mondiali di formula 1: il primo nel 1988. Il secondo nel 1990 e l’ultimo nel 1991. È considerato uno dei piloti più importanti della sua categoria. Riusciva ad equilibrare la sua monoposto con grande sensibilità, quasi da tecnico nato. Lo faceva nella messa a punto e nella scelta dei pneumatici.
Nasce in una famiglia agiata, ed è per questo motivo che non avrà problemi a coltivare la sua passione per la corsa. Nel 1973, all’età di 13 anni, gareggiando con i Kart vincerà il campionato Junior. Successivamente arriveranno altri successi, vincendo altri campionati di Kart. Qualche anno dopo, era il 1983, parteciperà al campionato Britannico F3, guidando una Ralt-Toyota, del team West Racing. Lo vincerà grazie a 12 vittorie e 15 pole.
Ayrton l’anno successivo tenterà di realizzare il sogno più importante che nutriva da tempo, prenderà parte al campionato di Formula 1 del Gran Premio del Brasile. Senna conseguirà successi inaspettati, ottenendo consensi dalle scuderie più importanti di quel momento.
Ayrton Senna, per il Brasile resterà la bandiera di un popolo che cerca il riscatto da una vita per nulla facile.
“Il mio nome è Ayrton e faccio il pilota e corro veloce per la mia strada anche se non è più la stessa strada” (L. Dalla)