La finlandese a Roma
di Antonio Agosta (Redazione Sicilia)
Anna Falchi, alias Anna Kristiina Palomäki Falchi, l’erede di Anita Ekberg, per bellezza e bravura, giorni fa è apparsa in Tv nel salotto buono di Pippo Baudo, “Domenica In”, il programma della domenica pomeriggio degli italiani, per commentare le sue attuali condizioni professionali. Anna risponde con saggezza e con un pizzico d’ironia all’atteggiamento degli addetti ai lavori nei suoi confronti. La sua assenza in Tv, sia nei programmi Rai sia in quelli Mediaset, è una sua decisone fatta con maturità a seguito dei cambiamenti avvenuti nella sua vita personale. La nascita della sua bambina, Alyssa, piccola finlandese di sei anni, avuta con l’imprenditore romagnolo Danny, le dà quella forza che mai avrebbe immaginato. Oggi è una donna appagata e una mamma soddisfatta, vuole dimenticare le sofferenze di un rapporto tormentato fatto di botte e violenza psicologica subite all’età di 13 e 18 anni.
Come donna di spettacolo non vuole mendicare l’offerta televisiva o cinematografica solo perché lei è Anna Falchi. “Io sono un asteroide, che sa fare tutto”. Con queste parole vuole mettere a tacere tutti coloro che hanno male interpretato la sua intervista a Domenica In a Pippo Baudo, suo maestro televisivo al Festival di Sanremo del 1995 accanto a Claudia Koll.
L’attrice è nata a Tempere, Finlandia, di madre finlandese e di padre italiano, ma il suo cuore batte forte per il nostro Paese. In Italia è cresciuta, ha studiato, ha fatto i primi passi nel mondo dello spettacolo e si è anche sposata. Si è classificata seconda a Miss Italia del 1989 conquistando il titolo di Miss Cinema. Nel 1992 il grande regista, Federico Fellini, la volle come testimone di un noto spot pubblicitario per Banca di Roma, a fianco dell’ironico Paolo Villaggio. Anna snobbava quel provino davanti a Fellini, era sfiduciata, non si sentiva adatta per quello spot, ma il fatto che lei venisse da Rimini, stessa città del regista, le diede quella marcia in più per valicare su tutte le altre concorrenti. Il suo guadagno fu di un milione e settecentomila lire, un ricordo quasi indelebile per una ragazza non ancora maggiorenne in cerca di gloria. Da quel momento, per la giovane Anna, inizia la sua avventura nel grande schermo nelle classiche commedie all’italiana, da protagonista, diretta da Marco Risi nel lungometraggio “Nel continente nero” e da Carlo Vanzina in “S.P.Q.R. – 2000 e ½ anni fa”, e nel ruolo di se stessa nei film “Paparazzi” e “Body Guards-Guardie del corpo”. Il suo successo non è per niente inaspettato. Anna è ormai una cittadina italiana, e come tutte le italiane ha la vocazione per il cinema delle grandi attrici del passato. Non ha intenzione di risposarsi, non vuole fare due volte lo stesso errore, perché con il suo attuale compagno, l’imprenditore Andrea Ruggeri, ha ottenuto quella felicità che una donna deve avere per sentirsi tale.
Il nostro augurio è quello di rivedere Anna Falchi in tv o al cinema, come prima donna o nelle vesti di attrice, per sfatare la cattiveria che ruota attorno a lei.