Se le indiscrezioni che circolano in questi giorni trovassero la conferma ufficiale, le lacrime di Andrea Pirlo nella notte di Berlino sarebbero, per l’Italia del pallone, l’ultima istantanea di un campione che ha saputo emozionare con le sue giocate. Voci sempre più insistenti, infatti, parlano di un suo imminente trasferimento ai New York City Fc, squadra che milita nel campionato americano Mls. Come era accaduto per Antonio Conte, durante i festeggiamenti per il terzo scudetto consecutivo, anche per il campione bresciano le lacrime suggellerebbero la fine di un’avventura in bianconero durata quattro anni e condita da quattro scudetti, una Coppa Italia, due Supercoppe Italiane e il sogno di alzare nuovamente la Champions League sfumato nella notte berlinese. Forse è stato proprio al triplice fischio di quella partita che è maturata l’idea di dire basta con il calcio europeo per andare alla ricerca di nuovi stimoli, nuovi traguardi, nuovi tifosi da stupire. Una scelta che avrebbe senso alla luce di un contratto al quale difficilmente si può rinunciare- si parla di un ingaggio che supererebbe di gran lunga quello percepito alla Juventus- e soprattutto in considerazione di una condizione fisica non sempre ottimale: del resto, a 36 anni è impensabile mantenere costantemente standard di altissimo livello, anche se ti chiami Andrea Pirlo.
Lascia l’Italia per esplorare la nuova frontiera del calcio mondiale, l’MLS, un movimento in costante ascesa grazie soprattutto ai tanti campioni che danno lustro alla competizione, da Lampard a Villa, da Kakà a Robbie Keane. Lascia soprattutto milioni di tifosi innamorati della sua classe, delle sue aperture, dei passaggi filtranti inventati dal nulla, e soprattutto della naturalezza con la quale fa sembrare il calcio il gioco più semplice del mondo.
“È un leader silenzioso: parla con i piedi”, diceva di lui Marcello Lippi, l’allenatore con il quale ha alzato la Coppa del Mondo, guarda caso proprio a Berlino. Il destino ha voluto che nello stadio che lo ha visto consacrarsi campione del mondo, Andrea Pirlo prendesse la decisione di salutare la vecchia Signora e con essa il calcio italiano. Il nostro movimento calcistico perde uno dei talenti più cristallini degli ultimi anni, il “maestro” che con le sue giocate saprà conquistare il popolo yankee.