Roma. Abbiamo raccolto il gradito invito di Mehdi Madloo, brillante attore in carriera di origine iraniana trapiantato a Carsoli in Abruzzo, ci parla di Ameluk, l’ opera cinematografica diretta da Mimmo Mancini e con un cast di tutto rispetto. In tutta Italia la pellicola sta facendo riscontrare un forte gradimento.
Mehdi interpreta Ameluk un personaggio estroverso e di grande carisma., E’ un trentenne giordano, è da molti anni a Mariotto, dove ha aperto un internet-point. Buono, onesto, è troppo disponibile con tutti. Il suo difetto, infatti, è che non sa dire di no a nessuno, cosa che lo caccia spesso nei guai. Come quando ha accettato di sposare Maria. E come quando accetta di fare Cristo alla Via Crucis.
Prima della presentazione, tra i suoi fans abbiamo intervistato Mehdi in esclusiva e riportiamo integralmente il testo delle domande e delle sue risposte:
d1) L’esperienza cinematografica quanto ha cambiato la tua vita reale?
r1) La mia vita personale non l’ha mai cambiata, se non per le tantissime conoscenze che mi ha regalato. Ha cambiato di certo la mia vita professionale, realizzando quelli che erano i sogni che avevo quando ero piccolo. Non ho mai vissuto la mia vita, pensando “hey, faccio l’attore e sono al cinema” e mi spiace qualcuno magari ha potuto pensare questo di me. Sono stato e sarò sempre un ragazzo semplice che ama le cose semplici. Ritengo che fare l’attore sia un lavoro come un altro. Ovviamente il lavoro mi porta a frequentare luoghi diversi da quelli che frequentavo prima e fa strano anche a me avere sul cellulare i numeri di tanti personaggi davvero famosi (che a volte, sentendoli al telefono, mi chiedo anche io come sia possibile che ci stia parlando) ma non penso che questo possa cambiare una persona. Amo gli amici, la mia ragazza e faccio cose normalissime. W la semplcità!
d2) In Ameluk interpreti un personaggio molto diverso da te stesso, come sei riuscito ad immedesimarti nella parte e nel ruolo?
r2) Domandona. Mi è capitato di leggere su qualche piccola recensione del film che mi vede protagonista, Ameluk, alcune critiche sul mio personaggio che davvero non ho compreso. Premesso che amo le critiche (le reputo fondamentali per crescere) e che ci sono state tantissime altre recensioni che invece hanno parlato molto bene del mio personaggio, vorrei precisare il lavoro svolto.
Se non conosci come è un attore nella sua vita, non puoi capire quanto lavoro ha fatto per arrivare al personaggio che interpreta.
Ameluk è completamente diverso da me. Ho dovuto imparare la sua lingua (arabo) da capo (io non parlo ne sono arabo), sono ingrassato per il personaggio, mi sono rasato i capelli, sono diventato impacciato e goffo, ho cambiato il mio carattere per rendere il suo.
Questo vuol dire che io ho svolto una preparazione durissima prima di iniziare le riprese. Ovvio che se non conosci un attore e poi lo vedi su schermo, potresti anche pensare che sul set è come nella sua vita.
Per non parlare del lato sentimentale del ruolo, davvero complesso.
Ci sono delle scene davvero toccanti dove si vede pienamente il livello di sintonia raggiunto con il personaggio.
d3)Per un attore il talento naturale è uno degli elementi principali; quando hai pensato di avere queste caratteristiche?
r3) Penso di averlo compreso quando, vedendo i film, mi saliva la pelle d’oca per poi correre di fronte allo specchio per interpretare i personaggi che amavo. Durante le scuole superiori ho poi definitivamente capito che quella era la mia strada, frequentando il laboratorio teatrale scolastico. E’ qualcosa che ti sale dentro in maniera prorompente e senti che ti ci vuoi dedicare, costi quel che costi.
Ovviamente, anche dai primi successi professionali, ho capito che avevo avuto l’intuizione giusta.
d4) L’esperienza di Ameluk è indubbiamente di grande rilievo nazionale ed internazionale, e tu riesci comunque a trasmettere una certa naturalezza…come vivi questa presentazione?
r4) Ameluk è uscito ormai su gran parte del territorio nazionale, facendo anche capolino sulla scena internazionale. Vivo il mio lavoro per quello che è. Una dedizione completa ad un’arte. Non penso che un attore si possa permettere di atteggiarsi solo perché un suo film è uscito nei cinema o sulle scene internazionali. Va proprio contro la mia filosofia di vita. Essere se stessi è la chiave per interpretare al meglio i propri personaggi. Sono ovviamente felicissimo di vivere un momento professionale importante che mi sta portando tante soddisfazioni. Spero vivamente che il film faccia riflettere tutti i suoi spettatori, data anche la trama importantissima che è alla base di tutto.
Sono davvero eccitato all’idea che tanta gente veda il lavoro svolto duramente da una troupe fantastica, e ovviamente sento dentro quell’attesa che ogni attore prova quando vede i suoi film proiettati.
Spero che Ameluk abbia il successo che merita.
Andate a vederlo! ”