Il Consiglio di Amministrazione (CdA) di Alitalia, riunitosi oggi, «ha deciso all’unanimità di presentare l’istanza di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria come disposto dalla legge». Così una nota diffusa dalla compagnia.
Il CdA ha quindi preso atto «con grande rammarico» dell’esito del referendum tra i dipendenti e soprattutto della «grave situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società», che fa venir meno il supporto dei soci.
In dettaglio, si legge nella nota, «i soci italiani ed Etihad, convinti del potenziale di crescita dell’azienda, si erano resi disponibili a finanziare il piano industriale per 2 miliardi di euro» ma avevano condizionato la ripatrimonializzazione a un accordo con le organizzazioni sindacali, venuto meno con l’esito del referendum tra i dipendenti.
Il CdA, inoltre, fa sapere che «i voli e le operazioni Alitalia non subiranno alcuna modifica e continueranno secondo la programmazione prevista».
La scelta dei commissari che dovranno traghettare la compagnia è attesa nei prossimi giorni. Dopo la nomina, i commissari avranno 180 giorni di tempo per presentare un piano di risanamento dell’aerolinea.
Solo dopo questa fase sarà possibile conoscere con più certezza il destino dell’ex vettore di bandiera.