Alitalia, Air Malta e il governo di La Valletta hanno siglato un Memorandum di Intesa per iniziare una due diligence finalizzata alla possibile acquisizione del 49% della compagnia maltese da parte del vettore italo-emiratino. Lo ha reso noto Alitalia con un comunicato.
La decisione se procedere o meno ad un accordo vincolante sarà presa solo una volta completata ladue diligence.
Air Malta è la compagnia di bandiera dello stato mediterraneo. Nell’estate 2015 il vettore ha offerto 51 collegamenti (di cui 23 charter) tra l’isola e le principali città europee, del nord Africa e del Medio Oriente. Attualmente la sua flotta è composta da otto aeroplani: sei Airbus A320 (da 168 e 180 posti) e due A319 (da 141 posti). Nessun nuovo aereo risulta in ordine. Nel 2010, la compagnia maltese è stata salvata dal l’intervento del governo di La Valetta, che ha messo sul piatto 130 milioni di euro e un piano di forte ristrutturazione.
Nell’anno fiscale 2015 (fino al 31 dello scorso anno), Air Malta ha registrato perdite per 16,4 milioni, in linea con le previsioni. Nel 2016 i vertici del vettore si aspettano una perdita di 4 milioni. Nel 2015, inoltre, il fatturato totale è stato di 218 milioni di euro, in calo rispetto ai 234 milioni del 2014. In particolare, la compagnia ha pagato la situazionale politica in Libia, con cui ha interrotto i collegamenti, e il minore flusso di turisti dalla Russia.
Lo scorso 22 aprile, i media maltesi avevano ipotizzato che potesse essere Eithad Airlines, o in alternativa Turkish Airlines, il possibile partner di Air Malta. La compagnia emiratina aveva poi smentito le ricostruzioni, definendole «senza fondamento» e «false».
«È solo il primo passo di questo percorso e c’è ancora molta strada da fare. La firma del Memorandum con Alitalia significa che cesseremo le trattative con altre compagnie aeree e che abbiamo avviato discussioni dettagliate con la compagnia italiana», ha detto il ministro del Turismo maltese Zammit Lewis.
«Italia e Malta condividono forti legami culturali e commerciali e questo Memorandum è un primo, importante, passo. Prenderemo però una decisione solo al termine di un’analisi approfondita in vista di un possibile accordo. Vogliamo inoltre fermamente rimarcare che un’eventuale intesa con Air Malta non pregiudicherà il buon andamento del nostro piano triennale di rilancio o la nostra posizione finanziaria» ha detto invece il neo numero uno di Alitalia Cramer Ball.
«Fino a nuovi annunci, proseguiremo con il nostro lavoro. Siamo sulla buona strada per tornare in utile entro il 2017 e dobbiamo quindi guardare avanti per iniziare a progettare il futuro. Per questo motivo abbiamo deciso di analizzare, in modo approfondito, se Air Malta possa contribuire alla nostra crescita strategica e, in particolare, se e in che modo i network delle due compagnie possano completarsi in alcuni mercati come, ad esempio, quello del Sud Italia. Il futuro dell’aviazione commerciale si muove nella direzione del consolidamento e, se vogliamo avere successo, dobbiamo cogliere quelle opportunità che ci consentono di assicurare un’offerta più ampia ai nostri clienti», ha inoltre aggiunto Ball.
Oggi, inoltre, la Commissione Europea, ed in particolare la Direzione generale trasporti, ha dato il via libera definitivo al matrimonio tra Alitalia ed Etihad, che nell’agosto del 2014 ha acquisito il 49% dell’ex compagnia di bandiera italiana. Secondo i tecnici di Bruxelles l’accordo tra le due compagnie rispetta le norme europee sulla proprietà e il controllo di fatto della compagnia aerea, che prevedono che i vettori che operano nell’unione devono essere di proprietà – almeno il 50% – e sotto il controllo effettivo di uno dei 28 Stati membri o di uno dei suoi cittadini.
Si è trattato del terzo placet di Bruxelles all’acquisizione, dopo quelli arrivati nel novembre 2014 sul rispetto delle norme sulla concorrenza, e a febbraio 2015 alla partecipazione delle Poste nell’operazione, giudicata in linea con le regole sugli aiuti di stato. (Alessandro Iacopini)