L’associazione di volontariato “Un ponte per…” sta distribuendo in Iraq gli aiuti umanitari alle famiglie sfollate che hanno lasciato Mosul dopo l’offensiva lanciata dall’esercito iracheno per liberare la città dall’autoproclamato Stato islamico Daesh. Nei giorni scorsi e partita la distribuzione di kit igienici e cucine portatili. L’intervento rientra nel progetto “Darna” (la nostra casa) che la ong italiana “Un ponte per…” ha avviato grazie al sostegno finanziario della Provincia di Bolzano e della Chiesa valdese, i primi due enti italiani ad arrivare alle porte di Mosul con i loro aiuti: kit igienico-sanitari, coperte per affrontare l’inverno e cucine da campo.
La consegna di questo materiale ha l’obiettivo di impedire il rischio di epidemie e permettere alle famiglie sfollate di prepararsi il cibo in modo autonomo. Della prima fase di distribuzioni hanno beneficiato 10 villaggi e circa 500 famiglie, per un totale di 2300 persone delle oltre 6mila che hanno attraversato il fiume Tigri per raggiungere i centri abitati più vicini. L’assistenza, che proseguirà per i prossimi mesi, si inserisce in un più vasto programma di aiuto e solidarietà che “Un ponte per…”, presente in Iraq da oltre 25 anni, ha lanciato sin dall’inizio dell’emergenza umanitaria scoppiata nell’estate del 2014 con l’avanzata di Daesh.
Gli aiuti umanitari sostenuti dalla Provincia per le famiglie di Mosul sono un primo passo per aiutare gli sfollati nel difficile percorso del rientro nelle loro case. Il progetto complessivo ha la durata di un anno e coinvolge potenzialmente 30mila persone ricoverate nei campi profughi della zona. Oltre agli aiuti umanitari, prevede un’unità mobile per organizzare sessioni di visite di screening medico e psicologico e sedute informative. Il finanziamento provinciale è di circa 110mila euro.