Aeronautica in festa a Licola per il 60° anniversario del 22° Gruppo Radar – La storia
Licola (Napoli) – Il 22°Gruppo Radar dell’Aeronautica Militare di Licola festeggia oggi il suo sessantesimo anniversario istituzionale. Si è svolta nella mattinata nel piazzale interno della base una suggestiva cerimonia per questa importante ricorrenza alla presenza delle massime autorità militari in servizio ma anche con la presenza di ufficiali e sottufficiali in quiescenza, appassionati ed estimatori dell’Aeronautica. E’ dall’8 settembre del 56 infatti che il Comando svolge la sua missione di Difesa dello Spazio Aereo Nazionale con compiti di avvistamento e identificazione di ogni vettore aereo che operi all’interno dell’Area di Responsabilità. In questa base è assicurato anche il controllo dei velivoli intercettori chiamati a intervenire in caso di necessità. Questo aspetto rappresenta solo una componente del più ampio concetto di Difesa Aerea nazionale, compito istituzionale dell’Aeronautica Militare, che opera 24 ore su 24 per la sicurezza del Paese e dei cittadini, garantendo il controllo dello spazio aereo attraverso un sistema di difesa integrato, fin dal tempo di pace, con quello degli altri paesi appartenenti alla NATO. Il 22° Gruppo Radar è inserito sia nel sistema di comando e controllo nazionale (alle dipendenze del Comando Operazioni Aeree di Ferrara), sia in quello della NATO, dove opera come C.R.C. (Control Reporting Centre), con compiti di gestione tattica delle crisi aeree, operando alle dirette dipendenze del CAOC, (Combined Air Operation Center di Torrejon, in Spagna). In entrambi i contesti, opera con le stesse funzioni di scoperta, identificazione e sorveglianza di qualsiasi vettore che attraversa lo spazio aereo di competenza e, nel contempo, di gestione dei velivoli intercettori eventualmente chiamati ad intervenire in caso di mancata identificazione.
In questi 60 anni di attività il Reparto è stato oggetto di continue innovazioni tecnologiche, che hanno consentito lo svolgimento delle operazioni di difesa aerea in maniera sempre più efficace, rendendo il 22° GrRAM un tassello fondamentale per la Difesa Aerea NATO e Nazionale. Anche la denominazione è cambiata, e dal Centro Riporto e Controllo si è poi passati al 22° Centro Radar dell’Aeronautica Militare, poi al 22° Gruppo attuale. Il filo conduttore è stato sempre quello di una elevata professionalità, competenza e passione. Il ricordo dei sistemi di monitoraggio di epoche passate, va al grande schermo trasparente nella Sala Operativa, situata in una zona riservata, lo stesso veniva aggiornato da avieri posti dietro al grande display, i quali con l’ausilio di gessetti in cera spostavano le “tracce” a seconda degli aggiornamenti di lettura che venivano enunciati dal Capo Controllore in servizio, che controllava gli spostamenti aerei rilevati dal Radar, su un apposito monitor. Altri avieri in sala documentavano gli aggiornamenti registrando a penna e quindi su carta tutti gli spostamenti che leggeva il Capo Controllore, il DAT 1. Per lo svolgimento di questa attività gli avieri erano dotati di cotone che serviva a cancellare le tracce, e riscriverle sul movimento aggiornato, con la freccia indicativa e con la sigla di riferimento (es. Alfa Golf 345), con l’utilizzo dell’Alfabeto Nato. Quattro erano le squadre in servizio (Alfa, Beta, Charlie, Delta) che si alternavano per la copertura dei servizi nell’arco delle 24 ore. Di grande fascino era il Radar, situato all’ingresso della garitta di accesso all’area operativa. Ricordiamo con grande affetto: gli ufficiali: l’allora Comandante Ten. Col. Mario De Crescenzo, il Maggiore Vincenzo De Angelis, il capitano Tommaso D’Aquale, il Capitano Chiavarini, il Magg. Ciro Pasquariello, il Ten. Raffaele Di Micco, i marescialli: Umberto Masile, Biagio di Benedetto, Luigino Dell’Aquila, Roberto Tringali, Pasquale Grimaldi, Federico Abbate, Aniello (Nino) Latino, Lucio Albini, Nicola Lupoli, Gennaro Maresca e molti altri. Il 22° Cram nel 1983/84, è il ricordo di una grande famiglia.
I migliori auguri al Comando e all’Arma per il traguardo raggiunto.
@direttore