Ferdinando Imposimato, magistrato, politico e avvocato italiano, nonché presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, è venuto a mancare questa mattina al Policlinico Gemelli di Roma, dove da qualche giorno era ricoverato.
Nella sua lunga carriera di magistrato, è stato giudice istruttore di alcuni tra i più importanti processi di terrorismo, come quello per il caso Moro e quello per l’attentato al Papa. Tra i casi di cui si era occupato, anche l’omicidio del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Vittorio Bachelet e dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione. Inoltre si occupò anche di criminalità organizzata, impegno pagato a caro prezzo: nel 1983 suo fratello fu ucciso per una vendetta trasversale dalla camorra.
Nel 2015 durante l’elezione del Presidente della Repubblica, i cinque stelle indicarono Imposimato come possibile Presidente della Repubblica.
Negli ultimi anni della sua vita era in prima linea per la difesa dei valori costituzionali, nonché per la tutela dei più deboli e la salvaguardia dell’ambiente. La sua ultima battaglia, infatti è stata la campagna per il no al referendum costituzionale.