Roma – Nella lunga ed articolata intervista di Porta a Porta, il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, ha annunciato in maniera chiara, la lunga agonia degli studi di settore. Un provvedimento che per tanti anni è stata la causa dello strozzamento delle attività produttive, costrette a chiudere perchè impossibilitate a restare in questi assurdi parametri. Ci sono dei piccoli correttivi anticrisi, ma non valgono per tutti. E’ evidente quanto l’accanimento graduale che in passato è stato indirizzato verso il popolo delle partite iva, delle piccole e medie attività sia stata la causa di uno sfacelo generale. Il fisco non si contentava più di tassare e valutare il reddito complessivo, ma chi ha una attività deve pagare, lavori o non lavori. Come se la vita per chi ha una attività produttiva fosse beneficiata da una immunità in termini di malattie e vicissitudini della vita. Se poi una piccola impresa ha uno o più dipendenti, con gli studi di settore si alzano vertiginosamente le aliquote, cosa che ha costretto molte aziende a licenziare, ed in altri casi si è favorito il chiaro ricorso al lavoro nero. Ora si parla anche della cancellazione di Equitalia, quindi si ha la sensazione che finalmente qualcuno si stia rendendo conto dell’origine dei problemi. Padoan ha detto che bisogna ricreare un rapporto fiduciario tra l’amministrazione tributaria ed il cittadino contribuente. Giustissimo, anche se allo stato attuale la cosa appare una vera utopia, ma lo stesso Ministro ha anche affermato che sarà un lungo percorso. I cittadini se sono rispettati e messi nelle condizioni di poter vivere, sicuramente sarebbero lieti di ottemperare ai loro doveri. Come accadeva ai tempi della vecchia e salutare Prima Repubblica, gestita dal Pentapartito. Una classe dirigente, che sicuramente tracciava linee strategiche nazionali ed internazionali sui dettami dei partiti di riferimento, ma che nel contempo assicurava stabilità e serenità generalizzata per il popolo. Quindi si stava bene, si andava in vacanza, si spendeva di più e si costruiva di più. La voglia di rimodernare le case era all’ordine del giorno, l’Italia era desta degna dell’elmo di Scipio. Speriamo torni ad essere tale.
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