ROMA – ” Si è avallata, si è sancita un’operazione che ha visto nel 2011 la messa in cassa integrazione di Meridiana Fly e l’acquisizione, nello stesso anno, di Air Italy. C’è stato poi un progressivo, sempre più consistente, trasferimento di rotte e di slot, con la messa in esubero di un numero sempre maggiore di lavoratori in Meridiana Fly, che è il personale più costoso, più anziano, e anche più sindacalizzato. Alla fine, si è arrivati a licenziamenti solo in Meridiana Fly. Una cosa che dal nostro punto di vista è inaccettabile”. Lo ha dichiarato Francesco Staccioli dell’esecutivo Nazionale Usb Lavoro Privato in una intervista alla rivista telematica Fly Zorbit z news ( Fon) che insieme a Cobas e Apm (piloti Meridiana) non hanno firmato l’accordo per il passaggio della compagnia italiana alla Qatar Airways. Sulla firma della triplice , CGIL, CISL e Uil Staccioli taglia corto: “a noi non diverte affatto essere arrivati a questa situazione. Noi riteniamo che si doveva, si poteva, e tuttora si può e si deve fare di più, per far rientrare un’operazione sicuramente dai contorni difficili e dolorosi, all’interno di un minimo di sostenibilità, oltre che di un minimo di giustizia. La questione di Air Italy per noi è fondamentale perché avallare gli effetti di dumping interaziendale, secondo me, è una sconfitta per il sindacato. Inoltre, dentro quella trattativa è venuto fuori un risultato, devo dire, molto drammatico. Cioè, da una parte si è derogato al ribasso al contratto nazionale, dall’altra non si è salvato un singolo posto di lavoro”.