Bruxelles -Importanti novità si profilano per quel che riguarda la conservazione e accesso a dati personali non criptati per sei mesi, i quali poi verranno criptati e tenuti per altri quattro anni e mezzo, con le autorita’ garanti nazionali chiamate a nominare un responsabile per la privacy in ognuna delle Unita’ informazioni passeggeri.
Questi alcuni dei punti dell’accordo raggiunto dai ministri degli Affari interni sul Pnr, il registro dei dati personali di quanti viaggiano in aereo dentro e fuori l’Ue, ritenuto dai ministri dei ventotto utile a “prevenire, identificare, e perseguire minacce terroristiche e forme gravi di crimini”.
L’accordo e’ stato preso oggi in occasione della riunione del Consiglio Affari interni, che ha accolto le richieste di compromesso del Parlamento consentendo di fatto l’approvazione e la chiusura del dossier, che sara’ votato in Parlamento il 10 dicembre in commissione Liberta’ civili e poi a inizio gennaio dall’Aula. In base all’accordo le compagnie aree sono obbligate a alle autorita’ degli Stati membri i dati delle persone presenti sui voli in entrata o in uscita dall’Ue, lasciando la possibilita’ agli Stati di fare altrettanto per i voli intra-europei. Ogni Stato membro dovra’ istituire una “Unita’ informazione passeggeri”, incaricata di ricevere i dati dalle compagnie aeree, e all’interno della quale dovra’ essere “obbligatoriamente” nominato un garante della protezione dei dati personali. I dati saranno contenuti in un database, dove resteranno de-criptati per sei mesi, dopo i quali verranno oscurati. Per i quattro anni e mezzo successivi saranno comunque a disposizione, ma l’accesso sara’ sottoposta a “procedura piu’ severa”. I dati saranno utilizzabili “per indagini e per accuse particolari”, e potranno essere scambiati tra stati membri dell’Ue cosi’ come tra Stati Ue e Paesi terzi.
La trasmissione dei dati dalle compagnie aeree alle “Unita’ informazioni passeggeri” avverra’ attraverso “protocolli comuni e formato standard” uguale per tutti. (AGI) .