Città del Vaticano – Nuovo appello di Papa Francesco per l’accoglienza dei profughi. “I rifugiati sono persone come tutti, ma alle quali la guerra ha tolto casa, lavoro, parenti, amici”, ha osservato il Pontefice dopo l’Angelus, quando ha ricordato che lunedì si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato promossa dall’Onu”. “Il tema di quest’anno – ha detto il Papa – è ‘con i rifugiati. Noi stiamo dalla parte di chi e’ costretto a fuggire'”. “Le loro storie e i loro volti ci chiamano a rinnovare l’impegno per costruire la pace nella giustizia”, ha aggiunto il Papa, “per questo vogliamo stare con loro: incontrarli, accoglierli, ascoltarli, per diventare insieme artigiani di pace secondo la volontà di Dio”.
Nella breve catechesi che ha preceduto l’Angelus, Francesco ha affermato che “il mondo ha piu’ che mai bisogno di Cristo, della sua salvezza, del suo amore misericordioso”. “Molte persone – ha osservato – avvertono un vuoto attorno a se’ e dentro di se’, forse alcune volte anche noi; altre vivono nell’inquietudine e nell’insicurezza a causa della precarietà e dei conflitti. Tutti abbiamo bisogno di risposte adeguate ai nostri interrogativi concreti. In Cristo, solo in Lui, e’ possibile trovare la pace vera e il compimento di ogni umana aspirazione. Gesu’ conosce il cuore dell’uomo come nessun altro, per questo lo può sanare donandogli vita e consolazione”. Il Papa si è soffermato sull’affermazione di Gesù: “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua”. “Non si tratta – ha spiegato – di una croce ornamentale, o una croce ideologica, ma e’ la croce del proprio dovere, del sacrificarsi per gli altri con amore, per i genitori, per i figli per gli amici, anche per i nemici. E’ la croce della disponibilita’ ad essere solidali con i poveri, a impegnarsi per la giustizia e la pace”. “Nell’assumere queste croci, questi atteggiamenti, sempre si perdera’ qualcosa, per qualcuno anche la vita per non rinnegare Gesu’. Ma è un perdere per guadagnare: non dobbiamo mai dimenticare – ha scandito il Papa – che ‘chi perdera’ la propria vita la salvera’”. “Pertanto – e’ stata l’esortazione conclusiva di Francesco – abbandoniamoci fiduciosi a Lui, Gesù, nostro fratello, amico e salvatore. Egli, mediante il suo Santo Spirito, ci da’ la forza di andare avanti nel cammino della fede e della testimonianza. E in questo cammino sempre ci e’ vicina e ci precede la Madonna: lasciamoci prendere per mano da lei, quando attraversiamo i momenti piu’ bui e difficili”. (AGI)