Redazione-“Voglio ringraziare gli operatori della sanità che, con servizio e dedizione, difendono un valore nazionale riconosciuto su cui investire. E’ il vero made in Italy, che viene guardato con meraviglia e stupore da chi viene dall’estero, soprattutto dagli Usa”. Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, commenta con l’Adnkronos l’intervento sul Corriere della Sera, del premio Nobel Amartya Sen, che ha voluto raccontare il malore e il ricovero della moglie, elogiando il personale medico dell’ospedale Gemelli di Roma.
“Da noi -prosegue il ministro- puoi trovare al Pronto Soccorso un medico di fama mondiale che è di turno, perché è la nostra impostazione. Non ci rendiamo conto di quanto sia straordinario tutto questo. Certo -puntualizza Lorenzin- abbiamo cose che vanno aggiustate, soprattutto al Sud, dobbiamo fare in modo che ovunque il sistema raggiunga livelli di eccellenza. Ma dobbiamo anche renderci conto che il nostro sistema sanitario è un valore e dobbiamo sempre più tutelare questa ricchezza”.
L’elogio del premio Nobel al Gemelli – “Le cure e l’assistenza ricevute da mia moglie all’ospedale Gemelli di Roma sono state eccellenti” ha sostenuto l’economista e filosofo indiano sul ‘Corriere della Sera’. Il personale medico, ha aggiunto, “non si è certo rivelato inferiore anzi, è stato per molti versi superiore a quanto avremmo potuto aspettarci nei migliori ospedali privati di Boston”.
“L’intervento – ha commentato – è stato eseguito dal dottor Armando Antinori, un chirurgo di fama mondiale, che era di turno quella notte. Non esagero nell’affermare che un professionista medico del suo calibro non si sarebbe certamente trovato ad eseguire un intervento di emergenza di notte in un grande ospedale privato in nessuna parte del mondo”.
“Certo, siamo stati anche fortunati – osserva Amartya Sen – ma è importante ribadire, nel contesto del dibattito pubblico oggi acceso in tutto il mondo, che l’ eccellenza delle cure mediche e la massima responsabilità di gestione possono andare d’ accordo anche nel servizio aperto a tutti. Nel nostro caso – precisa – le cure sono state pagate dall’assicurazione medica di Harvard, ma è fantastico pensare che tutti i cittadini di questo Paese hanno libero e gratuito accesso a cure mediche di altissimo livello, giorno e notte”.(Fonte:Adnkronos)