Verona – Sono quindici i punti riassuntivi del progetto “E’ il momento di fare adesso” che viene portato avanti da Flavio Tosi. Una essenzialità per punti, collegati tra loro da una forte azione propulsiva e di sviluppo. Un progetto che sta catturando l’attenzione della politica nazionale ed europea per la formula sicuramente innovativa che è legata a questa iniziativa. Ecco i punti riassuntivi.
1. LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE:
Equiparazione delle regole di pensionamento tra il settore pubblico e quello privato, politici compresi, per eliminare pesanti squilibri e privilegi; Riforma del sistema pensionistico per non penalizzare chi deve attendere ancora molti anni per raggiungere l’età minima d’acceso alla pensione; Abolizione della Legge Fornero e creazione di un sistema pensionistico sostenibile, favorendo la possibilità di pensioni integrative attraverso detassazioni in busta paga; Politiche di benefici che premino la meritocrazia.
2. LIBERTA’ DI IMPRESA:
Sburocratizzazione a tutti i livelli amministrativi; Introduzione della “fattura fiscalmente nulla”: gli imprenditori paghino le imposte, dirette e indirette, sugli incassi già avvenuti, e non su quelli virtuali; Eliminazione degli studi di settore e revisione del sistema di accertamento e di riscossione di Equitalia; Alleanza Stato-imprenditori per avere a disposizione strumenti di supporto all’internazionalizzazione delle aziende; “Reddito di cittadinanza agli imprenditori”: diciamo “no” sia al reddito di cittadinanza sia a contributi una tantum per le famiglie più in difficoltà, ma vogliamo che questi Soldi, lo Stato, li destini alle aziende per rilanciare l’occupazione e i consumi.
3. ISTRUZIONE E RICERCA:
Rafforzamento del rapporto col mondo produttivo, anche col ricorso al credito di imposta; Corsi obbligatori per apprendisti e di aggiornamento a carico dello Stato; Riforma e aggiornamento dei programmi scolastici in base al nuovo contesto geoeconomico; Sostegno all’accessibilità allo studio per i giovani che abitano in aree disagiate e carenti di strutture scolastiche e universitarie;
4. QUOZIENTE FAMILIARE:
Inserimento del quoziente familiare: l’imposizione fiscale deve basarsi sul numero di componenti; Voucher da spendere per attività sportive, culturali, di socializzazione e per l’istruzione: in questo modo si creerebbe un effetto leva virtuoso, a vantaggio dell’inclusione sociale e delle attività del terzo settore.
5 SPESA FAMIGLIARE:
Premiare fiscalmente le famiglie che spendono di più in consumi e investimenti, per l’istruzione scolastica e per l’assistenza (spese per asili nido, assistenza agli anziani e a persone con handicap): deve valere il principio che più spendo meno pago in termini di imposizione fiscale, così da accrescere la domanda interna e combattere l’evasione fiscale.
6. POLITICHE SOCIALI, WELFARE E SANITA’:
Piano per affrontare il progressivo invecchiamento della popolazione garantendo assistenza e servizi agli anziani e alle loro famiglie; Miglioramento delle politiche e dei servizi a supporto delle famiglie con minori e disabili; Integrazione dell’offerta pubblico-privata per una più efficiente e competitiva erogazione di beni e servizi. Creazione di un piano per una collaborazione tra Stato ed enti locali per assicurare sostegno alle famiglie meno abbienti, per farle uscire da questa condizione non attraverso contributi diretti – che possono essere solo per un periodo limitato – ma creando occasioni di lavoro attraverso forme di sostegno alle imprese dei territori di riferimento.
7. AGRICOLTURA:
Politiche per il credito agevolato a favore delle imprese agricole e per favorire il ricambio generazionale, l’innovazione e la tecnologia; Contrasto all’abbandono delle aree montane attraverso incentivi fiscali e no “tax area”. Incentivi e assistenza burocratica per l’export; Difesa e tracciabilità totale delle produzioni “Made in Italy”; Contrasto all’ “Italian sounding” con investimenti in comunicazione e marchio di garanzia; Investimenti in cultura e informazione sulla sana alimentazione; Creazione di un sistema organizzato per attrarre turisti in percorsi che valorizzino le nostre produzioni locali, il patrimonio artistico e culturale.
8. AMBIENTE, CULTURA E TURISMO:
Fare dell’Italia il Paese leader mondiale della green economy e della green industry; Incentivi alla ristrutturazione e all’efficienza energetica; Rendere più conveniente il restauro alla costruzione ex novo; Delineazione di un piano nazionale di interventi per affrontare il rischio idrogeologico; Creazione di un fondo nazionale per le vittime di calamità naturali; Inasprimento delle pene per reati ambientali; Istituzione di una regia dei finanziamenti europei per la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale, anche come volano dell’economia.
9. RAPPORTO CITTADINI – POLITICA:
Accesso alla carica di parlamentare consentito soltanto a chi ha ricoperto in precedenza incarichi amministrativi locali; Obbligo di un confronto trimestrale pubblico tra i parlamentari e i cittadini dei rispettivi collegi.
10. SICUREZZA:
Revisione e inasprimento delle leggi vigenti per l’inviolabilità della proprietà privata; Carcere immediato e zero sconti e benefici per chi ha compiuto furti e rapine in abitazioni, negozi ed attività commerciali; Pene triplicate e stretta sulla concessione degli arresti domiciliari; Nessuna applicazione del fatto di lieve entità per la violazione di domicilio; Revisione della legittima difesa: i cittadini devono poter difendersi dai delinquenti e da vittime non possono diventare colpevoli; Misure per permettere investimenti e rafforzamenti delle dotazioni e dell’organico delle forze dell’ordine; Certezza della pena e nuovo piano carceri attraverso l’adeguamento delle caserme dismesse; Sconto della pena nei Paesi di origine per i cittadini comunitari e extracomunitari.
11. GIUSTIZIA:
Cancellazione, in caso di assoluzione in primo grado del cittadino, di tutti i successivi gradi di giudizio, salvo che non subentrino nuovi elementi: questo consentirà anche una notevole diminuzione dei costi e dei tempi della Giustizia; Automatismo nella determinazione delle pene, con l’eliminazione della discrezionalità da parte dei magistrati, e prevedendo delle “griglie” in modo da evitare che per reati similari ci siano disparità di trattamento nella definizione della pena.
12. IMMIGRAZIONE:
Rimpatrio di chi, ricevuto il “no” allo status di richiedente asilo o di rifugiato, ha fatto ricorso al tribunale: attenda la sentenza nel Paese d’origine; Perdita del permesso di soggiorno e rimpatrio forzato per cittadini extracomunitari condannati per reati penali; Promozione di una strategia europea per la distribuzione del carico e dei costi dei richiedenti asilo sugli Stati membri su base proporzionale, con attività di “cerniera”.
13. EUROPA:
L’Europa sia dei popoli e non delle lobby e della tecnocrazia: serve più incisività in Consiglio Europeo per rivedere i trattati di funzionamento della Ue, con norme per sussidiarietà e coesione sociale, mettendo al centro lo sviluppo europeo del vecchio continente basato sulle naturali relazioni tra popoli per aree e macroregioni omogenee. Serve un’Europa più attenta allo sviluppo dei territori, e non schiava delle prepotenze di pochi Stati. Urge poi una politica esterna comune di difesa dei confini dell’Unione.
14. RIFORMA FEDERALE DELLO STATO IN MACROREGIONI
Riforma Federale dello Stato in Macroregioni: Triveneto, Nord-Ovest, Centro, Sud e Isole, con ampia disponibilità di legiferazione in materie esclusive e di organizzazione nel territorio dei servizi pubblici; Introduzione dei costi standard e fiscalità di vantaggio in aree “no tax”.
15. MAGGIORI POTERI AMMINISTRATIVI AI SINDACI:
Più poteri amministrativi ai sindaci; Revisione del patto di stabilità, Incentivi per la fusione e l’esercizio associato di funzioni, in particolare per politiche sociali, spoil system; Introduzione dell’articolo 18 anche nel pubblico impiego.