La nuova stazione spaziale cinese Tiangong-2 è pronta e si prepara al lancio in orbita, atteso per la metà di settembre. Lo annuncia l’agenzia di stampa di Pechino Xinhua.
La settimana scorsa il laboratorio orbitale è stato trasferito via treno da Pechino al Centro spaziale di Jiunquan, distante 1600 km dalla capitale in pieno deserto del Gobi, da dove decollerà a bordo di un vettore Long March 2F, attualmente in fase di assemblaggio.
La Tiangong-2 ha una massa di circa 20 tonnellate, per una lunghezza di 14,4 metri e un diametro di 4,2. La struttura è progettata per ospitare due astronauti per trenta giorni ed è divisa in due sezioni: il laboratorio, dove avverranno gli esperimenti e alloggerà l’equipaggio, e la sezione di servizio dedicata ai pannelli solari, ai motori e agli altri sistemi di base.
La stazione sarà abitata da ottobre, quando la capsula Shenzhou 11 porterà in orbita i primi taikonauti cinesi dal 23 giugno 2013, data del termine della quinta e finora ultima missione manned del Paese asiatico.
Nel corso dei prossimi mesi, inoltre, la Cina prevede di accelerare il ritmo di lanci con astronauti e ha già progettato la prima missione di rifiorimento con la nuova capsula cargo Tianzhou 1, che verrà lanciata nel gennaio del 2017 a bordo di un Long March 7, vettore che ha da poche settimane effettuato il suo volo inaugurale.
La Tiangong-2 sarà il secondo laboratorio orbitale cinese. Il primo (Tiangong-1) era stato lanciato nel settembre del 2011 e ha ospitato taikonauti per un anno tra il 2012 e il 2013. Il destino della Tiangong-1 è ancora incerto: la sua vita operativa è finita e dal marzo scorso orbita intorno alla Terra senza neanche più telemetria, con il rischio che possa tornare in atmosfera in maniera incontrollata.