ROMA – “L’espressione guerra fredda non può stare nel vocabolario del Terzo millennio, è fuori dalla storia e fuori dalla realtà, ingiusta e soprattutto inutile”. Lo ha detto oggi il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nel corso di una tavola rotonda a San Pietroburgo insieme con il capo di Stato russo Vladimir Putin. Secondo il primo ministro italiano, “ora la questione dei rapporti tra Europa e Russia è vista in modo miope e senza prospettive”. Un tema sviluppato a partire dalle sanzioni scattate con l’annessione moscovita della Crimea nel 2014, e rinnovate da Bruxelles proprio oggi. “Europa e Russia devono essere ottimi vicini di casa” ha detto Renzi, sottolineando poi che “l’accordo c’è” in riferimento all’intesa di Minsk sul processo di pace per l’Ucraina.
“Voglio un’implementazione totale” ha sottolineato Renzi: “Ma bisogna chiederla non solo ai separatisti ma a tutte le parti coinvolte”. Il presidente del Consiglio ha ricordato l’incontro a Milano al quale hanno partecipato sia Putin che il capo di Stato ucraino Petro Parashenko. “In quell’occasione- ha detto Renzi- c’era stata una condivisione ampia sulla proposta dell’Alto Adige o Sud Tirolo, dove una parte della popolazione italiana parla tedesco, come modello di riferimento per la crisi nell’Ucraina dell’est nel quadro di un accordo internazionale”. Secondo il primo ministro italiano, a imporre di “superare le sanzioni“ nei confronti di Mosca sono i “rapporti storici” e i “comuni valori spirituali” tra Italia e Russia. A premere sono pero’ anche le sfide del contesto internazionale. “L’estremismo si batte tutti insieme” ha detto Renzi: “Per sconfiggere l’islamismo la Russia è fondamentale“. (di.re)