…chi non sogna di diventare maestro di dialettica, capace di mettere al tappeto con una risposta pronta e brillante persone arroganti o aggressive? La vita reale non è un episodio di Mad Men, e senza copione è difficile mettere in scena uno scambio di battute perfetto…
Editoriale – In una società malata come quella del terzo millennio il virus della illogicità si diffonde in maniera sempre piu’ dilagante. Gli aspetti normativi hanno creato delle situazioni mostruose a livello di procedimenti giudiziari e di vittime che si trasformano in imputati e colpevoli di aver subito il torto. Oggi più che mai dobbiamo dunque soffermarci ad analizzare questo aspetto. Sia la legge dal canto suo, ma anche la moralità di un tessuto sociale intriso di bamboccioni nullafacenti e coccolati vita natural durante non lasciano spazio ad alcun futuro. Una volta alla provocazione, ai comportamenti illogici, violenti o non consoni ad una umana soglia di tolleranza erano condannati coram populo a prescindere. Un fenomeno, che metteva di fatto in isolamento l’autore della provocazione, ed univa tutto il resto nella giusta ed opportuna reazione. Il pedofilo o il violentatore, anche se non sempre, oggi sono gli unici soggetti che entrando in carcere vengono messi in isolamento per tutelare la loro sicurezza ed incolumità. Poichè tutto il resto condanna aprioristicamente gesti del genere compiuti in barba al rispetto degli elementi fondanti della vita. Una reazione che mette tutti d’accordo. Nella società moderna, non è così. Quello che è bianco diventa nero, l’arte del mistificare e del mettere la testa sotto la sabbia ha di fatto trasformato lo stato sociale ma anche quello personale. Il dovere diventa un diritto, e la “culpa” è di chi reagisce e di chi subisce. E’ uno dei mali piu’ forti di questa società, che ha conquistato innovazione, evoluzione, ma che ha perso la moralità, la logica del rispetto umano dell’essere vivente di per sè. Tutti sono legittimati ad inveire, pochi a reagire. Se il gioielliere “reagisce” ad una rapina non vi è nemmeno piu’ la legittima difesa. La colpa è sua che ha il negozio fronte strada. L’arrogante prevale sull’educato. Anche nella sfera politica la meritocrazia e la competenza, una volta erano valore aggiunto, oggi costituiscono un problema. Le teste pensanti sono pericolose, e quindi le regole non scritte ne prevedono l’allontanamento. Le conseguenze sono il contrario della crescita sociale, causato da un popolo che è la vera vittima di se stesso. A questo stato di cose non vi è soluzione. Probabilmente si è capitati nel posto sbagliato e nel momento sbagliato. Ai posteri le ardue sentenze. @direttore